Un ritorno ai fasti del passato per la storica thrash band che ha di nuovo cambiato mezza line-up per cercare di non perdere terreno rispetto ai rivali di sempre. In tutta sincerità non credo che tale rivoluzione porterà stabilità anche se è un dato di fatto che Chris Adler, batterista dei Lamb Of God, e Kiko Loureiro, chitarrista degli Angra, abbiano saputo calarsi fin da subito in questa nuova dimensione. In fondo trattasi di musicisti session di lusso che Dave Mustaine sfrutterà fino a quando il suo carattere dispotico non diverrà insostenibile pure per loro. Il successore di 'Super Collider' riporta diretti al periodo intercorso tra 'Countdown To Extinction' e 'Youthanasia' poggiandosi su una serie di riff letali, ritornelli costruiti ad arte e una sezione ritmica impressionante. In tempi diversi all'album hanno lavorato Max Norman, Toby Wright e Josh Wilbur e suoi suoni c'è veramente poco da obiettare. Notevoli perplessità emergono invece sulla voce del leader che ormai è ai minimi termini ma sono sicuro che gli appassionati di thrash se ne faranno una ragione e ameranno 'Dystopia' ugualmente, continuando a chiedere con forza la reunione della formazione di 'Rust In Peace'. La minaccia è reale grida Dave Mustaine inaugurando una scaletta che può contare su almeno tre brani in grado di competere con i classici e fare dimenticare le troppe delusioni dell'ultimo ventennio. La title track, 'Fatal Illusion' e 'Bullet To The Brain' rappresentano un brutto colpo per tutte le giovani realtà che stanno costruendosi un nome grazie al revival e faranno fatica ad assestarsi a questi livelli. Da segnalare l'arrangiamento signorile di 'Poisonous Shadows' curato da Ronn Huff, padre del produttore Dann che lavorò con la band alla fine degli anni novanta, e la cover di 'Foreign Policy' dei Fear posta in chiusura. Mentre Chris Broderick e Glen Drover se ne stanno a guardare.