I Pissed Jeans vorrebbero essere i Nirvana oppure gli Alice In Chains ma non lo saranno mai. Una piccola storia triste che sarebbe sufficiente a descrivere ‘Why Love Now’ senza scendere troppo nei particolari o rifarsi a chissà quale teoria sull’amore. Il quartetto originario della Pennsylvania è ormai al quarto album e ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel catalogo della Sub Pop. La peculiarità della release, esattamente com’era successo con la precedente, sta nella produzione lasciata a Lydia Lunch (cantante e poetessa che può vantare collaborazioni tra gli altri con Sonic Youth, The Birthday Party e Einstürzende Neubauten) che ha mutato i suoni ruvidi di Alex Newport in qualcosa di più assimilabile alla darkwave ed al post punk. Il risultato è intrigante anche se poi alla fine i pezzi che emergono di più sono sempre quelli alla Stooges o Unsane come ‘Ignorecam’ e ‘Cold Whip Cream’. Verso la fine il livello di attenzione inizia a calare e anche ‘Why Love Now’ non è l’album perfetto, quello della vita, che servirebbe per ottenere la consacrazione a livello definitivo in ambito internazionale.