Chiamatemi pure sentimentale o nostalgico ma a poche settimane di distanza dall’uscita del nuovo album dei Fear Factory avremo la possibilità di ascoltare il successore di ‘The Machinists Of Joy’ e addirittura vedere i pionieri della musica industriale per la prima volta dal vivo nel nostro paese. Non solo rappresenta un sogno che si avvera ma credo fortemente sia la possibilità, anche per i più giovani che non conoscono bene la discografia dei tedeschi, di percepire l’impatto e l’intero spettro di potenzialità di una band che ha scritto la storia e nel corso della sua carriera si è mossa alla ricerca della simbiosi perfetta tra elettronica e metal. Ritroviamo la mente visionaria ed i testi politici di Jürgen Engler, storico membro insieme al tastierista Ralf Dörper, anche in queste dieci tracce che riprendono il discorso interrotto con ‘Paradise Now’ esibendo una freschezza ed una potenza disumane. Alla faccia della cosiddetta Neue Deutsche Härte, del collasso della scena ebm e dei gruppi di oggi che si accontentano di comporre musica al computer senza sapere nemmeno cosa sia un sintetizzatore, i Die Krupps immettono sul mercato singoli quadrati come ‘Battle Extreme’ e 'Kaltes Hertz' e recuperano inediti degli anni ottanta come ‘Alice In A Glass Cage’ e ‘Fatherland’. ‘The Vampire Strikes Back’ risale invece al periodo di ‘Paradise Now’ ed il contributo di Marcel Zürcher esalta 'Road Rage Warrior'. State pure certi che nella data bolognese sarò in prima fila.