-Core
[untitled]
Korn
Virgin
Pubblicato il 24/07/2007 da Emanuele Biani
Songs
1 Intro 2 Starting Over 3 Bitch We Got a Problem 4 Evolution 5 Hold On 6 Kiss 7 Do What They Say 8 Ever Be 9 Love and Luxury 10 Innocent Bystander 11 Killing 12 Hushabye 13 I Will Protect You 14 Sing Sorrow

Secondo l’immodesto parere di chi scrive, negli ultimi anni la carriera dei Korn sembrava destinata ad accelerare la propria caduta nel baratro di un’imbarazzante indecisione artistica e di una line-up obiettivamente allo sbando. Le prevedibili ed autoindulgenti licenze nu metal di ‘Take A Look In The Mirror’, preludio all’abbandono del “redento” Brian Welch, e la pretenziosa confusione di ‘See You On The Other Side’, foriera della discutibile pausa riflessiva di David Silveria, sembravano testimoniare una crisi creativa ed attitudinale che non si poteva certo mascherare con l’ingaggio di alcuni turnisti di lusso. Oggi, alla luce di un disco inaspettatamente magnifico, mi piace paragonare la rinascita dei Korn a quella di una fiammeggiante fenice, che ha dovuto incenerire tutte le proprie certezze per sorgere in un nuova e stupefacente essenza. ‘Untitled’ è un’opera dalla durata relativamente breve, composta da tredici tracce spesso contenute entro i quattro minuti, dalle quali è stato bandito qualsiasi riempitivo non strettamente contestuale all’organicità di un album che fa della varietà stilistica una delle sue principali qualità. Ciascun brano presenta una ricchezza compositiva ed una quantità di contenuti davvero impensabile per il limitato arco temporale in cui si sviluppa, mantenendo sempre sullo sfondo una forma armonica fresca ed immediata, che dimostra un ritrovato controllo artistico della band sulla capricciosa volubilità dei produttori. Al contrario di ‘SYOTOS’, l’approccio all’elettronica non mira ad una farraginosa dispersione della forma-canzone, ma all’arricchimento di composizioni dalla struttura circolare, culminante negli smaccati arrangiamenti pop degli stacchi corali, i cui crescendo vengono esaltati da un impatto strumentale concreto e robusto, nonostante la trasfigurazione sintetica del sound. Le molteplici forme espressive con cui la chitarra di Munky e l’ugola di Jonathan si riappropriano della ribalta devono molto ad una produzione che coniuga limpidezza e potenza, senza mai lasciare sullo sfondo il tocco jazzato e l’attitudine progressive di Terry Bozzio, batterista di passaggio ma del tutto a suo agio con le trame funky/fusion del basso di Fieldy, a sua volta tornato assolutamente funzionale all’intero procedimento creativo. Escludendo la sinistra ninnananna introduttiva, i primi quattro brani hanno tutto il potenziale per spopolare nelle radio, grazie a riff ficcanti e memorabili ritornelli discendenti da ‘Untouchables’, che sembrano saltellare su svisate ritmiche in moto perpetuo e tappeti elettronici mutevoli e cangianti (‘Starting Over’, il singolo ‘Evolution’). La parte centrale è invece caratterizzata da un approccio lirico e musicale mai così dark, che rimanda agli Animali Meccanici glorificati dal reverendo Manson ed invita vellutate tastiere gloomy a sorreggere l’interpretazione di un Davis dilaniato tra sussurri romantici e grida disperate (‘Kiss’, ‘Do What They Say’). L’ipotetica seconda facciata del disco sembra accusare un leggero calo qualitativo, probabilmente dovuto all’orecchio dell’ascoltatore ormai avvezzo allo stile rinnovato del gruppo, piuttosto che all’avvicendamento di atmosfere fragili (‘Hushabye’) e scatti rabbiosi (‘Innocent Bystander’) che invece ribadisce l’innata capacità di mediare tra composizioni stratificate ed un’accattivante orecchiabilità di fondo. Dopo avere plasmato a proprio piacimento qualsiasi nuova forma di metal mai proposta durante gli anni ’90, con ‘Untitled’ i Korn si spingono oltre il concetto stesso di crossover, incidendo l’album che avrebbero sempre voluto ascoltare dalla fondazione della Elementree, e tracciando un futuro dove i diversi generi musicali non potranno più essere semplicemente mescolati, ma dovranno assoggettarsi e piegarsi allo stile ed alla personalità degli artisti dotati di sufficiente cultura e talento. La sfida è stata lanciata, prima o poi qualcuno si dimostrerà abbastanza coraggioso o scriteriato da raccoglierla.

Songs
1 Intro 2 Starting Over 3 Bitch We Got a Problem 4 Evolution 5 Hold On 6 Kiss 7 Do What They Say 8 Ever Be 9 Love and Luxury 10 Innocent Bystander 11 Killing 12 Hushabye 13 I Will Protect You 14 Sing Sorrow
Korn
From USA

Discography
1994 Korn
1996 Life Is Peachy
1998 Follow The Leader
1999 Issues
2001 Untouchables
2004 Take A Look In The Mirror
2005 See You On The Other Side
2007 Untitled
2010 Korn III: Remember Who You Are
2011 The Path Of Totality
2013 The Paradigm Shift
2016 The Serenity Of Suffering
2019 The Nothing
2022 Requiem