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Italia
Pubblicato il 13/12/2023 da Lorenzo Becciani

Mentre si stava accendendo la camera ho notato che alle spalle hai il vinile di ‘AMA’.
É proprio il vinile che ha realizzato questo artista greco dopo che avevo disegnato la copertina in spiaggia. Naturalmente non poteva sapere che sarebbe stata la copertina del singolo. L’ho considerato un segnale per darmi una mossa.

In effetti hai impiegato tanto tempo per tornare sul mercato.
Solo otto anni, che vuoi che sia…

Cosa hai fatto in tutti questi anni? Problemi di salute a parte.
In realtà le problematiche di salute hanno preso poco o niente. Al limite sono state un booster per farmi viaggiare a velocità superiore. In questi anni ho studiato tanto, ho aperto un canale YouTube col quale lavoro tuttora. Questo singolo infatti si inserisce nella comunicazione che faccio sul canale dove parlo di bellezza interiore ed esteriore, ma soprattutto di crescita personale. Erano diversi aspetti che volevo mettere insieme e ho cercato uno strumento che prendesse spunto dalla tradizione, non solo musicale, e che proponesse qualcosa di innovativo ovvero un percorso di cambiamento interiore personale e individuale. Ho studiato molto il linguaggio, un po’ di neuroscienze e il biohacking, che adesso viene chiamato così ma poi in definitiva è epigenetica. In tempi non sospetti mi sono resa conto che le nostre parole e la comunicazione condizionano molte delle nostre scelte e quindi anche la costruzione del destino. Così mi sono chiesta come avrei potuto modificare il mio destino, magari modificando certi termini. Ho provato a fare qualcosa di diverso ed associarlo a ciò che faccio di lavoro.

Devo dire che la visione è molto ampia. Oltre alla musica ed al video, c’è una grande cura delle parole. Sei stata influenzata da qualche artista in particolare oppure è nato tutto in maniera spontanea?
Ho sempre pensato che non esiste niente di totalmente nuovo. Tutto si mescola. Un tempo mi chiamavano secchiona e adesso curiosa. Ho cercato di prendere spunto da tanti argomenti che ho studiato, da quello che ho imparato nella mia vita, attraverso tante esperienze dolorose, e mantenere il rapporto con la musica rock e metal. ‘AMA’ è più pop per certi versi, ma semplicemente perché si rivolge ad un pubblico più allargato. Volevo fornire a più persone possibili uno strumento utile e così mi sono spostata dalle coordinate sonore del metal classico a certe soluzioni di Muse, 30 Seconds To Mars o Linkin Park. La musica rock è da sempre portatrice di concetti rivoluzionari e in questo momento trovo che non ci sia nulla di più rivoluzionario dell’amore. Senza nulla togliere a contenuti e problematiche importanti come la depressione, la vita ai margini, le guerre e tanti aspetti tristi della vita reale, sono convita che parlare di sé stessi, degli altri e dell’amore che ci lega sia davvero rivoluzionario. Molto più di affermare quanto faccia schifo il mondo. Dobbiamo riportare indietro la lancetta e ricominciare a guardarci dentro e cercare quella parte di noi che purtroppo abbiamo sotterrato a causa di tanti problemi. Dobbiamo amarci, accrescere l’autostima. Per rendere il più popolare possibile il messaggio ho scelto un video con un’ambientazione fantasy, in modo da alimentare l’immaginazione e non condizionarla a quello che vedo io oppure alla realtà. Insegno tantissimo ad utilizzare le energia e quando riusciamo a visualizzare l’energia dell’emozione ci succede qualcosa di molto potente. La utilizzano anche gli sportivi per imparare a gestire quello che provano nelle loro gare. Per dare spazio a questa emotività ho cercato un approccio teatrale e ho usato una serie di parole triggerate per focalizzare i concetti nel subconscio. In questo modo è possibile accedere ad aree di miglioramento, di ricerca interiore e di massima espressione dell’autostima. Le canzoni le ricattiamo tutte centinaia di volte, quindi mi sono detta che al posto di cantare un testo che mi facesse sentire male o che mi focalizzasse sui problemi di questo mondo, avrebbe avuto più senso cantare un testo che invece in grado di focalizzarci sulla nostra interiorità e aiutarci ad esprimerci al massimo.

Il singolo è suddiviso in tre fasi. Vuoi spiegarcele?
Il primo step è quello della percezione del momento presente. Canto “arido” perché percepiamo una sensazione di mancanza e cominciamo un percorso di cambiamento.  Mi focalizzo sulla situazione così com'è nel presente dove c'è un’assenza e non riesco a trovare una soluzione. Quel posto arido, dove tutto sembra morire. Il secondo step è proprio quello del percorso che compiamo per arrivare ad amare noi stessi e poi alla fine c’è un traguardo di gratitudine piena, con il termine “grazie” che viene ripetuto quasi all’infinito, alla conquista dell’amor proprio. La gratitudine è una delle energie più potenti al mondo, soprattutto quando la gratitudine è incondizionata e anticipata, perché la gratitudine riesce a creare dentro di noi una sensazione di ricchezza e abbondanza. Quando avevo il cancro non mi veniva certo da ringraziare qualcuno eppure è proprio l’assenza di motivazioni che deve spingere a richiamare tutte le emozioni che abbiamo dentro. Visto che si tratta di energia poi, c’è il principio di risonanza delle energia,  che noi musicisti conosciamo bene perché utilizziamo il diapason. Quando si batte una corda ad una certa frequenza, tutto ciò che è accordato allo stesso modo inizia a vibrare insieme. Qundi se parto dalla mia corda della gratitudine e faccio vibrare tutto insieme, sto meglio perché tutto l’ambiente mi riempe di gratitudine. A questa fase di espressione della gratitudine si aggiunge poi un corale “OM”, a 432hz, volto a riconciliarsi con l’armonia universale. Per visualizzare le tre fasi ho pensato di rappresentarle con la Regina Bianca,  la Regina Nera e la Regina dell'Universo, ognuna delle quali appare su uno sfondo distintivo, creando così un'armonia visiva che riflette quella tra le forze. Sono figure importanti proprio perché viviamo in una società che ci spinge a tirare fuori il peggio di noi.  Io sono la regina del mio destino, sono l'imperatrice del mio destino. Farò tutto quanto sono in grado di fare, darò il cento per cento di me stessa per far sì che la mia vita sia un capolavoro. Al fine di creare benessere per me e per tutte le persone che verranno a contatto con la mia vita durante il mio viaggio su questa terra.

Come influencer e content creator immagino che conosci bene il tuo pubblico e l’aspetto curioso legato a questo singolo che è potrebbe piacere a tante persone diverse.
All’inizio il mio pubblico era essenzialmente femminile, adesso invece ci sono anche tanti ragazzi. Sono felice che i miei contenuti arrivino alle persone. Vanno quasi sempre dai vent’anni in su. Non ho adolescenti, se non figli di persone che mi seguono. Cerco di avere un rapporto con tutti loro. Rispondo a tutti i messaggi che mi arrivano e in questo modo ho scoperto che tanti arrivano anche dall’estero. Solo qualche mese fa un artista russo ha ripreso ‘Difendimi’ e naturalmente mi ha fatto molto piacere. Tra l’altro ho invitato la mia community, con cui condivido varie playlist da quella porno a quella metal, a partecipare cantando il brano in playback.

Ti sei fatta aiutare da alcuni musicisti?
Il singolo l’ho scritto completamente da sola. L’arrangiamento è stato eseguito dal mio produttore di sempre che è Daniele Persoglio, che ha suonato pure il basso,  e poi ho coinvolto alcuni musicisti che hanno sempre fatto parte della mia storia. La batteria è stata suonata da Edo Sala, la chitarra da Gianni Rojatti mentre il solo finale è di Frank Campese. Non è stato un processo facile perché inizialmente ho fatto fatica ad adeguarmi a certe scelte ma poi ho capito che erano giuste. Quando ho sentito il basso sono impazzita.

Nei tuoi piani c’è un album adesso?
L’idea c’è. Non so ancora se sarà un full lenght o un EP. Sarà un lavoro importante anche perché ho i miei impegni con il canale e con l’accademia che ho aperto. Mi piacerebbe anche organizzare delle date dal vivo perché mi manca stare sul palco.

HeLLeR
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Discography
Rock Woman - 2008