Quattro tracce nel primo lato e tre nel secondo. Così i transalpini si ripresentano con forza sul mercato omaggiando la musica synth degli anni ‘80 e ‘90 e rendendo ancora più spesso l’alone mistico che avvolge il materiale. ‘Heidi Mountauk’ inaugura il successore di ‘Hébéphrénie’ lasciando intendere numerose nottate trascorse a guardare serie televisive sci-fi o ascoltare colonne sonore di matrice horror. Pierrick Monnereau ha seguito la registrazione ed il mixaggio cercando di rendere le melodie più letali possibili e in generale di trasmettere a ‘Sophomore’ un’impronta più internazionale. Le pungenti ‘Harmony Boast’ e ‘Tilda Vaast’, promossa con un interessante video che vede protagonista Ayris Taban, sono le altre due tracce chiave di una scaletta che sembra cercare un riscontro maggiore ma che allo stesso tempo non mette mai da parte la sperimentazione. Lo si evince anche dall’artwork abbastanza caotico di Léa Audouze & Jérémy Barrault. A maggio il duo coldwave sarà in Italia per un paio di date e in quell’occasione potrete misurare ancora meglio la sua bravura. L’impressione è che il materiale si presti molto alla dimensione live quindi non prendete impegni.