-Core
Morgue Ensemble
Italia
Pubblicato il 21/04/2021 da Lorenzo Becciani

Come è nato e soprattutto come si è sviluppato questo nuovo progetto?
In realtà l’idea primitiva era legata alla pubblicazione di un libro fotografico che stamperemo a breve. Sarà una raccolta di fotografie che ho scattato in relazione al mio lavoro di tanatoesteta. Essendo appassionato di musica ancor prima che musicista, ho iniziato a pensare ad una sorta di colonna sonora per quelle immagini. Con Spiritual Front non avrei potuto mai farla e così, quando l’attività live si è fermata e ho avuto un po’ più tempo, ho iniziato un nuovo progetto cercando di abbinare la musica ad un’ambientazione sepolcrale e introspettiva. Un cammino mortifero in cui mi sono ispirato alle colonne sonore dei film di Carpenter o Fulci. Ho anche realizzato una mostra per Contemporary Cluster e ne sto organizzando un’altra.

A livello compositivo come ti sei mosso?
Ho fatto tutto da solo, componendo con synth analogici e sample di musica africana o medio-orientale oppure delle vere e proprie invocazioni tratte da esorcismi. Un po’ alla vecchia scuola, esplorando situazioni nuove e avendo come elemento comune la morte. Il mio chitarrista si è occupato del mastering, com’era successo per il disco di The Lust Syndicate.  Il pezzo che rappresenta al meglio il disco è probabilmente ‘Touch Me, My Casket Is Still Open’, per il titolo, l’atmosfera e le sonorità analogiche anni ‘80. 

Come riesci a distinguere il materiale per  The Lust Syindicate, Morgue Ensemble e Spiritual Front?
É molto semplice, perché li distinguo a seconda del rapporto interiore o esteriore. Con The Lust Syndicate mi guardo intorno perché è un progetto a carattere politico e sociale. Con Morgue Ensemble è un viaggio interiore dove mi guardo dentro, visto che si parla di trapasso. Con Spiritual Front invece guardo fuori perché si tratta di un progetto più sessuale che si concentra sull’altro. Trovo che ci sia una grande affinità elettiva tra tutti e tre. Per esempio, la sessualità è legata al sociale ed alla morte e l’incontro col prossimo è legato a delle regole e dei vincoli, che hanno a che fare con la politica. Poi la morte per me non è solo quella clinica o ospedaliera, ma pure la fine delle cose ed i limiti messi dalla politica sono spesso la morte di certe cose. 

Che rapporto hai con la morte?
Quando ho seguito il corso di tanatoprassi ho capito che la morte è un appuntamento al quale nessuno può mancare. È inevitabile. Poi la vedo sia dal punto di vista liberatoria sia da quello estremamente tangibile o fisico, visto anche il mio amore per la cinematografia horror o certi tipi di musica. Lavorando nelle case della gente ho invaso la sfera privata degli altri e ho scoperto disparità sociali imbarazzanti. Le foto delle persone raccontano la loro storia. 

In Morgue Ensemble parli solo di morte fisica o anche dell’abbandonarsi. Alla fine nel mondo di oggi ci sono tanti morti dentro..
Sì, hai ragione. Però per questo progetto mi sono più affidato ad un’estetica simile a quella che usavano i Carcass. 

Hai citato i Carcass ma nella recensione ho parlato anche di influenze industrial citando per esempio le band della Cold Meat Industry…
Non sono un grande appassionato dell’etichetta e dei suoi gruppi interscambiabili, anche perché le canzoni nascono da un’esperienza diretta, da un viaggio reale e da un contatto fisico con la morte. Per quanto concerne le influenze industrial direi che sono stato più ispirato da gruppi come gli Autopsia. In generale ho cercato di realizzare qualcosa di più grezzo rispetto alle colonne sonore di Morricone o dei film di Carpenter e Fulci. Ho sempre adorato Zombi 2, ...e tu vivrai nel terrore! L’aldilà, Quella villa accanto al cimitero.. 

Quali sono i tuoi piani con Spiritual Front?
Abbiamo pronto da quasi un anno e mezzo un doppio album in omaggio ai The Smiths. Si intitolerà  ‘The Queen Is Not Dead - Spiritual Front Plays The Smiths' e uscirà per Prophecy Productions assieme alla ristampa di ‘Rotten Roma Casino’, non appena saranno pronte le grafiche. Il primo disco conterrà versioni più fedeli alle originali mentre il secondo sarà più sperimentali con arrangiamenti di archi e qualche gustosa stranezza. A mixarlo è stato Steve Lyon (Depeche Mode, The Cure) e ci sono tanti ospiti tra cui membri di Pink Floyd, Calexico, Balletto di Bronzo e Banco del Mutuo Soccorso. 
 
(parole di Simone Salvatori) 

Morgue Ensemble
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Discography
Black Scenario Vol. 1 - 2021