Esattamente come i South Of No North, i Brand New Punch amano giocare con l’ironia e possono vantare influenze del calibro di Pantera, Machine Head, DevilDriver e Sepultura. Il loro groove metal è cresciuto molto dai tempi di ‘Invulnerable’ e questi sei pezzi, oltre a segnare l’approdo nel roster di Cult Of Parthenope, mostrano un approccio compositivo vincente e tanta freschezza, che invece manca a parecchie release di oggi. Una band mossa da un fuoco interiore che denuncia la crudeltà e l’ignoranza di un mondo che vive di menzogne e censure. Marco Stanzione si supera in ‘Fuck The Rush’ e ‘L’Estremista’ ma anche ‘Love Like Quicksand’ è un pezzo che si pianta subito in testa e mostra i progressi ottenuti negli ultimi cinque anni. 'Humanity Fake', un titolo quanto mai emblematico visto ciò che stiamo sperimentando in questo periodo storico, chiude un EP, mixato e masterizzato da Mirko Gatti e Roberto Iafrate, che ci auguriamo venga seguito al più presto da un full lenght sui medesimi livelli. A quel punto sarà davvero complicato non considerare i Brand New Punch tra le band italiane con maggiori possibilità di costruirsi credibilità all'estero.