Devo ammettere che dei Demons & Wizards non ho un bel ricordo. Si esibirono al Gods Of Metal prima di un grandioso concerto degli Iron Maiden e fecero acqua da tutte le parti. Sul palco sembravano quasi non trovarsi, come se avessero provato solo un paio di volte le canzoni o la chimica, tanto declamata in fase promozionale, fosse inesistente. Adesso questo terzo volume, nei negozi a quindici anni di distanza da ‘Touched By The Crimson King’, cerca di riproporre le atmosfere epiche tanto care a Jon Schaffer degli Iced Earth e Hansi Kürsch dei Blind Guardian. Di tempo ne è passato parecchio; gli americani hanno ribaltato la line-up e manifestato la loro “incorruttibilità” mentre i tedeschi hanno dato alle stampe l’ambizioso ‘Twilight Orchestra: Legacy of the Dark Lands’. I primi due brani di ‘III’ non convincono appieno; ‘Diabolic’ cerca di introdurre l’ascoltatore in uno scenario atmosferico prevedibile ma i riff sono piuttosto stantii e la successiva ‘Invincible’ è un rock anthem appesantito giusto per essere inserito in scaletta. Molto meglio ‘Wolves In Winter’ e ‘Final Warning’ che hanno il pregio di sfruttare al meglio le doti chitarristiche di Schaffer e quelle vocali di Kursh. Niente di particolarmente originale o innovativo ma i due pezzi funzionano. ‘Timeless Spirit’ è una sorta di copia carbone di ‘Fiddler On The Green’ e ‘Universal Truth’ e ‘Children Of Cain’ due episodi che sembrano composti apposta per essere trasportati dal vivo. Proprio in tour i Demons & Wizards dovranno dimostrare di meritare ancora la fiducia dei fan. Visto lo stato attuale dell’industria musicale vivere sugli allori non sarà facile nemmeno per personaggi di questa caratura.