Una creatura che vive in noi, ultimo baluardo di umanità, al tempo stesso mostruosa e meravigliosa, che gli autori di ‘Qualche Grammo Di Gravità’ hanno scelto per dare nome e forma, seppure bizzarra, all’evoluzione del loro “avantique”. L’elettronica è aumentata e le soluzioni folk-cantautoriali, a cui eravamo abituati, sono variate in un’ottica più internazionale ed imprevedibile. Come suggerito in fase di presentazione, ‘Ascendente’ si pone in continuità con il processo artistico maturato nei primi tre dischi, confermando la vocazione alla trasversalità del gruppo rispetto ai generi e musicali, con un forte interesse per le sperimentazioni sonore e un'attenzione alla qualità del suono, agli arrangiamenti, ai testi e alla voce. Un album, prodotto da Amigdala e dal Centro Musica di Modena, che raggiunge i suoi apici in corrispondenza di ‘Oceano Madre’ e ‘Brecce’. Di sicuro La Metralli è un’entità strana, strana per il nostro paese, capace di far bene tutto quello che di solito dalle nostre parti facciamo male. Un’entità che dal vivo saprà rendersi ancora più spigolosa ed aprirsi a commistioni sonore di varia provenienza. Una conferma in un’era nella quale la musica è assai fuggevole e poco concreta.