Non è certo un’eresia considerare i múm come la migliore band islandese in assoluto. Rispetto ai Sigur Rós, che tutti adoriamo, hanno mantenuto intatto il loro approccio sperimentale e si sono guardati bene dallo scendere a compromessi con l’industria discografica. Probabilmente se il loro successo internazionale, che può dirsi comunque importante, fosse stato di dimensioni maggiori le cose sarebbero andate in maniera diversa ma quando si parla di múm si parla di un concetto di musica puro e immacolato, di una band capace di sopportare i cambi di line-up – perdere Sigurlaug Gisladottir e Kristín Anna Valtýsdóttir non è come perdere un batterista qualunque – ed evolvere costantemente il proprio sound fino ad oggi. Nella mia mente c’è ancora la fantastica sonorizzazione di ‘Menschen am Sonntag’ di Robert Siodmak and Edgar G. Ulmer ad Iceland Airwaves e adesso esce nei negozi la versione rimasterizzata di un debutto che ha fatto scuola in ambito elettronico. Vent’anni passati in un lampo che questa Anniversary Edition impreziosisce con i re-works commissionati a Kronos Quartet (i quasi dieci minuti di poesia di ‘Smell Memory’), Hauschka (‘Random Summer’) e Sóley (la spettrale ‘The Ballað Of The Broken String’). In attesa del successore di ‘Smilewound’, uno sguardo al passato che fa bene al cuore e mi auguro venga sfruttato al meglio per coprire le proprie immorali lacune.