Una delle opere avantgarde metal dell’anno deve il suo parto a J dei Teitanblood che ha voluto al suo fianco Kirill Krowli e Niklas Kvarforth, mente degli Shining e punto di riferimento dello scenario black svedese. Non aspettatevi solo rovine estreme, peraltro meravigliose e decadenti negli otto minuti conclusivi di ‘…And So The Ceaseless Murder Of The World Came To An End’, ma anche escursioni nei territori sonori cari a Isahn (lo strumentale al limite del blackgaze ‘Beyond Eternal Recurrence’), Lantlôs, Les Discrets e My Dying Bride. ‘Layers Of Dirt’ è l’episodio dove si percepisce maggiormente la presenza dell’ex Den Saakaldte e Bethlehem, ‘Roadkill’ sfiora il post-punk e perdurando nell’ascolto viene da chiedersi quanto potranno spingersi oltre questi tre musicisti in futuro. ‘Level Below’ riassume un po' tutto il contenuto del lavoro in sette minuti circa fortemente evocativi e la copertina realizzata da Timo Ketola contribuisce a mantenere un alone di mistero attorno ad un trio che ha trovato equilibrio in maniera sorprendentemente facile.