-Core
Soft Sounds From Another Planet
Japanese Breakfast
Dead Oceans
Pubblicato il 08/08/2017 da Federica Rocchi
Songs
1. Diving Woman
2. Road Head
3. Machinist
4. Planetary Ambience
5. Soft Sounds from Another Planet
6. Boyish
7. 12 Steps
8. Jimmy Fallon Big!
9. The Body Is a Blade
10. Till Death
11. This House
12. Here Come the Tubular Bells
Songs
1. Diving Woman
2. Road Head
3. Machinist
4. Planetary Ambience
5. Soft Sounds from Another Planet
6. Boyish
7. 12 Steps
8. Jimmy Fallon Big!
9. The Body Is a Blade
10. Till Death
11. This House
12. Here Come the Tubular Bells

Il progetto solista di Michelle Zauner dei Little Big League arriva al secondo capitolo su lunga distanza e conferma dei progressi sostanziali sia in termini di songwriting che per quanto concerne il concept generale. Se ‘Psychopomp’ era apparso infatti come uno sfogo personale, un modo di dimostrare al mondo influenze differenti da quelle evidenziate fino allora, ‘Soft Sounds From Another Planet’ è un album decisamente più elaborato, curato e cinematico. L’artista americana di origini coreane, prende il pop sperimentale come scusa per fare un po' quello che vuole eppure, a differenza dell’esordio, tutto segue delle coordinate precise e sembra comunque pianificato. Insieme a Craig Hendrix sono state completate dodici tracce che evocano atmosfere shoegaze, indie rock ma anche elettroniche e dance (‘Machinist’). L’iniziale ‘Diving Woman’, la title track e ‘This House’ emergono da una scaletta coesa in cui capita di imbattersi pure nel sax di David Bartler e nella tromba di Asher Brooks. La sensazione è che dopo quest’album non si possa più parlare di esperienza parallela ma dell’inizio di qualcosa di molto grande e anche Dead Oceans pare essersene accorta. 

Japanese Breakfast
From USA

Discography
Psychopomp (2016)
Soft Sounds from Another Planet (2017)
Jubilee (2021)