-Core
Mob Rules
Germania
Pubblicato il 09/03/2016 da Lorenzo Becciani


'Tales From Beyond' è un titolo che immediatamente connette i Mob Rules con i Blind Guardian. Hai avuto la possibilità di ascoltare i loro ultimi album? Ti sono piaciuti?
Non abbiamo pianificato alcuna connessione ma capisco come il titolo possa ricondurre a certe tematiche affrontate da questa grande band. 'Nightfall In Middle-Earth' è stato il primo album metal che ho ascoltato e mi ha avvicinato ad un certo tipo di musica. Devo dire che mi è piaciuto molto anche l'ultimo che hanno pubblicato. I Blind Guardian sono stati bravi a creare un sottogenere con i loro album più riusciti ed immagino non sia facile essere giudicati sempre in una sorta di confronto con quei masterpiece. In ogni caso 'Beyond The Red Mirror' è davvero epico e devi ascoltarlo più volte per comprenderlo totalmente. Questo è uno degli aspetti che amo di più nella musica.

Com'è la scena power metal tedesca in questo momento?
In grande forma da diversi anni. Il genere è ancora fresco come negli anni novanta e nuove band propongono grande musica insieme ai vecchi eroi. I fans sembrano apprezzare quindi siamo felici di fare parte di questa scena.

Avverti una competizione tra le band principali?
No, almeno per quanto mi riguarda, è un'atmosfera molto amichevole. Per esempio quando abbiamo deciso di pubblicare 'Timekeeper' e abbiamo chiesto ad alcuni colleghi di partecipare sono bastate alcune telefonate a Udo Dirkschneider, Amanda Somerville e Bernhard Weiss degli Axxis per averli sulla raccolta. Considerati gli innumerevoli impegni e i progetti in cui sono coinvolti questi artisti di fama internazionale una collaborazione è possibile solo se c'è grande rispetto l'uno per l'altro.

Quali sono i tuoi album power metal preferiti?
E' difficile rispondere a questa domanda e probabilmente ogni membro della band ti darebbe una risposta differente. Espandendo leggermente il concetto di power metal direi 'Operation Mindcrime' dei Queensryche, 'Brave New World' degli Iron Maiden e 'The Scarecrow' degli Avantasia.

Tornando a 'Tales From Beyond', siamo al cospetto di un album davvero solido con un sacco di party heavy ma anche grandi melodie. Come si è svolto il songwriting stavolta?
Abbiamo provato qualcosa di nuovo e ha funzionato molto bene. Il nostro chitarrista Sven ha costruito uno studio personale nella sua cantina e lì abbiamo composto e arrangiato buona parte dell'album. Invece di mettere tutti insieme in sala prove a potenza massima abbiamo deciso di scrivere musica in gruppi più piccoli portando avanti in questo modo la pre-produzione. Così siamo riusciti a concentrarci sui dettagli e sviluppare più idee.

Quando avete cominciato a comporre il nuovo materiale?
E' stato difficile portare a termine la sfida lanciata dall'etichetta che voleva un nuovo album entro un anno da 'Timekeeper'. Eravamo così soddisfatti delle reazioni del box che abbiamo accettato. Abbiamo trascorso praticamente tutto l'anno a lavorarci. E' stato un periodo duro ma siamo orgogliosi di quello che siamo riusciti ad ottenere.

Come vi trovate a lavorare con Markus Teske? Vi siete ispirati a qualche album in particolare per la produzione ed il mixaggio dell'album?
Benissimo come sempre! E' come il settimo membro della band e ci è di grande aiuto. Riesce a fare suonare le nostre canzoni epiche, arrangia i cori ed è bravissimo a Klaus oltre i propri limiti All'inizio come modello di mixaggio li abbiamo dato 'Hellfire Club' degli Edguy e qualcosa degli Avantasia ma poi ha fatto come voleva.

Qua e là ho ascoltato riferimenti a 'Among The Gods' e 'Radical Peace' ma posso sbagliarmi. C'è una particolare connessione con quei due capitoli della vostra brillante discografia?
Non era pianificato ma è grandioso che tu abbia trovato certe connessioni. Non c'è motivo di cambiare il nostro stile o fare qualcosa di diverso ma allo stesso tempo non vogliamo copiare noi stessi o includere dei trademark nei nostri album. Magari è successo di più in passato ma adesso sappiamo che la nostra confidenza con gli strumenti e con la musica farà comunque suonare i nostri album come i classici dei Mob Rules. Siamo molto felici di questo.

Siete rimasti soddisfatti del feedback ricevuto da 'Cannibal Nation'? C'è niente che vorreste cambiare di quell'album?
E' stato un successo ed abbiamo ottenuto ottime recensioni. C'è solo una cosa che vorrei cambiare ovvero il fatto che tante persone lo hanno visto più come un album hard rock e non power metal. Ritengo sia accaduto per il suono malinconico e l'utilizzo frequente dei midtempo. Anche per questo con 'Tales From Beyond' siamo tornati ad un suono più spigoloso. La voce di Klaus migliora di album in album e questa volta è più ruvida. Non ha problemi a prendere note alte ma con gli anni ha caratterizzato il suo cantato con tonalità profonde e aggressive che si adattano al tessuto strumentale.

Adesso prova a recensire 'My Kingdom Come' e 'A Tale From Beyond' per i nostri lettori..
'My Kingdom Come' è il primo singolo ed è stato pubblicato due anni fa in occasione dell'uscita di 'Timekeeper'. Trattandosi di un box retrospettivo abbiamo cercato di mostrare quello che sarà venuto dopo. Il pezzo ha infatti delle influenze celtiche sulla falsa riga di alcune parti di 'Cannibal Nation' e racconta la storia di una dinastia scozzese fittizia nella quale il re muore ed un nuovo re viene eletto per mantenere il regno e le sue tradizioni ed allo stesso tempo per proiettarlo nel futuro. 'A Tale From Beyond' è la grande suite che chiude l'album e si basa sul racconto 'The Martian' di Andy Weir. Avevamo deciso di utilizzarlo ancora prima che il film venisse annunciato e comunque dimostra quante persone siano state impressionate da quel libro. Non abbiamo voluto raccontare tutta la storia ma rifletterla in maniera astratta. Immagina cosa significhi seguire il proprio sogno e viaggiare in un mondo sconosciuto, incappare in un ostacolo e vedere il sogno trasformato in un terribile incubo. E' come una tempesta che spazza via tutto! Nella parte di mezzo abbiamo tentato di ricreare questa sensazione di caos con la musica mentre la seconda parte descrive la solitudine più grande che ci possa essere. Essere l'unico uomo rimasto sul pianeta. E' come guardarsi allo specchio la notte, non riconoscersi e sembrare uno straniero ai propri occhi. Non avevamo mai provato niente del genere ma credo che questa storia si adatti perfettamente alla canzone con la sua componente malinconica, le chitarre acustiche ed il mellotron. La terza parte è invece quella della speranza col protagonista che sopravvive alla sfida. Una bella fine per l'album.

Quali sono gli altri passaggi chiave dell'album a tuo parere?
Adoro l'opener 'Dykemaster's Tale', basata sul racconto 'The Rider On The White Horse' di Theodor Storm che è una sorta di Signore degli Anelli del Nord.. Un altro pezzo che mi piace molto è 'Signs' che parla dei grandi cambiamenti che ci riguardano e può vantare un refrain gigantesco supportato dal coro.

Perché avete scelto di includere 'Outer Space' come bonus track?
Durante il periodo di 'Timekeeper' ci siamo divertiti a registrare da capo alcune vecchie canzoni ed il nostro suono negli anni è diventato più ruvido grazie all'apporto di Klaus. Così quando l'etichetta ci ha chiesto qualche bonus track abbiamo pensato di puntare su un pezzo che faceva parte del nostro vecchio live set.

Che rapporto avete con la stampa specializzata?
Ogni tanto si dimenticano di metterci sulle copertine delle riviste! A parte le battute il rapporto è piuttosto bene e dopo l'uscita del box è addirittura migliorato. Forse si sono resi conto all'improvviso che eravamo in giro da vent'anni e che la qualità dei nostri lavori in studio era costantemente migliorata. Anche le prime risposte di 'Tales From Beyond' sono ottime.

(parole di Jan Christian Halfbrodt)

Mob Rules
From Germania

Discography
Savage Land (1999)
Temple of Two Suns (2000)
Hollowed Be Thy Name (2002)
Among the Gods (2004)
Signs of the Time (Live, 2005)
Ethnolution A.D. (2006)
Radical Peace (2009)
Cannibal Nation (2012)
Tales From Beyond (2016)