I Graveyard si sono sciolti e ne siamo addolorati ma l’hard rock degli Horisont, ricco di influenze anni sessanta e divagazioni nel prog e nello space rock, potrà consolarci per un bel po'. Troppo a lungo gli svedesi sono stati segnalati come una delle realtà più preziose dello scenario underground nordeuropeo raccogliendo ben poco rispetto a quanto si sarebbero in realtà meritati. La svolta potrebbe finalmente arrivare con una tracklist solidissima che rappresenta la logica conseguenza del sorprendente ‘Odyssey’ e mostra uno stile facilmente distinguibile al pari di ritornelli e aperture melodiche di grande impatto. ‘Without Warning’ e ‘Night Line’ sono tracce che emergono immediatamente, soprattutto grazie a Axel Söderberg che non aveva mai cantato così bene, mentre ‘Boston Gold’ e la title track si impongono alla distanza. Oltre ai cospicui riferimenti a Blue Öyster Cult e Grand Funk Railroad la vostra attenzione verrà catturata da crescendo strumentali e stacchi melodici imperiosi che vi costringeranno a frugare negli scatoloni ereditati dai parenti alla disperata ricerca dei vinili di Scorpions, UFO e Rush, oltre che delle pubblicazioni di fantascienza a cura di Andromeda e Urania. Se vi siete stufati della moltitudine di formazioni retro-rock che si limitano a scopiazzare gli avi senza alcuna originalità, ‘About Time’ è il viaggio a ritroso nel tempo che fa al caso vostro.