Cresce a vista d’occhio il progetto nato dall’ultima incarnazione dei Thin Lizzy. Un’esperienza sonora nata quasi per gioco che ha presto assunto le caratteristiche peculiari di una band vera e propria e saputo incanalare il songwriting nella direzione giusta. Il feeling tra Ricky Warwick e Damon Johnson è sempre migliore, grazie alle recenti esibizioni live atte a promuovere il materiale solista dell’ex The Almighty, e ascoltando questo terzo full lenght si sente eccome. Il tocco di Scott Gorham rimane inconfondibile e lo spettro dei Thin Lizzy aleggia ancora attorno a queste registrazioni ma ‘Heavy Fire’ dimostra come questa sorta di supergruppo hard rock si diverta sul serio e abbia saputo trovare il giusto equilibrio tra retaggi del passato e un songwriting fresco e potente. Fare meglio di ‘The Killer Instinct’ non era semplice eppure i Black Star Riders ci sono riusciti puntando su una varietà compositiva mai tanto spiccata, sulla produzione pulita di Nick Raskulinecz (Foo Fighters, Ghost) e sul carisma da vecchi rockers del frontman, del chitarrista che ha legato la sua fortuna a Alice Cooper e di un batterista fenomenale come Jimmy DeGrasso. I pezzi più sorprendenti sono il blues di ‘Ticket To Rise’ e l’omaggio a Van Morrison di ‘Cold War Love’ mentre ‘When The Night Comes In’, ‘Testify Or Say Goodbye’ e la strepitosa ‘Who Rides The Tiger’ non si distaccano dai successi precedenti.