Finchè sua maestà Steven Wilson non scioglierà le riserve sul futuro dei Porcupine Tree le opere soliste dei vari membri continueranno ad accendere la curiosità degli appassionati di prog. Ancor più quelli del batterista - che ricordiamo con King Crimson, Alice e Claudio Baglioni – che dopo la collaborazione con 05Ric ha lavorato all'ipotetico successore di 'Sanity & Gravity' avvalendosi del contributo del sassofonista Nigel Hitchcock e del bassista Laurence Cottle (in passato al fianco di Eric Clapton, Gary Moore e Alan Parsons e compositore di colonne sonore come Arma Letale e Crossroads). 'Cheating The Polygraph' non si basa però su inediti ma su tracce del repertorio dei Porcupine Tree rivisitate sulla falsa riga delle sperimentazioni avanguardistiche di Frank Zappa & The Mothers Of Inventions. Un'esperienza da “big band” che trova il suo maggiore compimento con 'Sound Of Muzak/So Called Friend' e 'Hatesong/Halo' anche se è stata la versione di 'Futile' a dare il via all'intero progetto. Jazz, swing, prog ed un estro innato per gli arrangiamenti si fondono in una scaletta avvincente per i vecchi fans ma anche per coloro abbiano semplicemente la mente aperta per qualunque commistione culturale e non abbiano timore di ascoltare qualcosa che conoscono meno. Rimangono i dubbi sull'eventuale successore di 'The Incident' ma adesso almeno avrete modo di distrarvi un po'.