-Core
Grand Morbid Funeral
Bloodbath
Peaceville - Audioglobe
Pubblicato il 08/11/2014 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Let the Stillborn Come to Me
2. Total Death Exhumed
3. Anne
4. Church of Vastitas
5. Famine of God`s Word
6. Mental Abortion
7. Beyond Cremation
8. His Infernal Necropsy
9. Unite in Pain
10. My Torturer
11. Grand Morbid Funeral
Songs
1. Let the Stillborn Come to Me
2. Total Death Exhumed
3. Anne
4. Church of Vastitas
5. Famine of God`s Word
6. Mental Abortion
7. Beyond Cremation
8. His Infernal Necropsy
9. Unite in Pain
10. My Torturer
11. Grand Morbid Funeral
Ammetto di essere rimasto scosso quando è stata confermata la notizia che Nick Holmes avrebbe preso il posto di Mikael Åkerfeld e non soltanto perché i Paradise Lost sono una band che amerò fino alla morte ma perché ho subito immaginato quello che avrebbe potuto regalare la voce di 'Gothic' e 'Icon' allo spirito retrogrado degli svedesi. 'Grand Morbid Funeral' è un incubo che non svanisce quando i quarantasette minuti scarsi dell'album arrivano al termine. Rimane addosso come la peste, viene assorbito in tutto il suo viscerale e agonizzante incedere, esaspera i sensi e moltiplica i pensieri malvagi che tutti noi abbiamo nella testa. In fondo quello che ci saremmo attesi dall'unione di due universi solo in apparenza distanti. Quello dei Bloodbath che da quando Anders ?Blakkheim? Nyström ha messo da parte l'altro progetto parallelo Diabolical Masquerade scavano nel putridume della vecchia scuola death. Dall'altra l'icona del gothic metal di matrice britannica riportati al doom estremo degli esordi. La ferocia di 'Resurrection Through Carnage' è stata recuperata in pieno dal chitarrista e principale compositore ma è il growl insalubre del cantante a scaraventare con violenza l'album giù negli abissi. In formazione troviamo sempre l'altra mente dei Katatonia, il corpulento Jonas ?Lord Seth? Renkse che ha voluto fortemente la svolta atmosferica e prog iniziata con il magnifico 'The Great Cold Distance', e due membri degli Opeth, Per ?Sodomizer? Eriksson e Martin ?Axe? Axenrot. Per non farci mancare niente poi il viaggio nei meandri del gore è semplificato dalla presenza di Chris Reifert e Eric Cutle degli Autopsy che si divertono da matti ad infestare un album che spazza via 'The Fathomless Mastery' in pochi minuti. L'atmosfera catacombale in cui vengono deposte 'Anne', 'Church Of Vastitas' e 'His Infernal Necropsy' rende l'operazione di revival molto più seria che in passato e la tecnica a disposizione dei protagonisti è talmente spropositata che ogni singolo assalto si traduce in un esempio di efferatezza unica. Altri episodi invece, 'Mental Abortion' e 'Unite In Pain', danno l'impressione che il songwriting sia stato più elaborato e collaborativo con il risultato che adesso i Bloodbath sono una band vera e, a dispetto degli impegni di ciascun elemento, non più un passatempo. Chiudono la triviale 'My Torturer' e la title track grazie alla quale l'immagine statuaria in copertina comincia a perpetuare i suoi effetti sulla psiche di chi si è posto all'ascolto. Uno sguardo letale e blasfemo. Tagliente come la lama della chitarra più affilata.
Bloodbath
From Svezia

Discography
2002 Resurrection Through Carnage
2005 Nightmares Made Flesh
2008 The Fathomless Mastery
2014 Grand Morbid Funeral
2018 The Arrow Of Satan Is Drawn
2022 Survival Of The Sickest