Vi assicuro che dopo aver visto le foto promozionali degli Shadowland pensavo aver visto tutto, almeno per un bel po’, poi però mi sono imbattutto in quelle dei Worm e sono rimasto sbigottito. Che spettacolo ragazzi! Altro che Ghost e mezzi satanisti dell’ultima ora. Guardate in faccia Fantomslaughter, Equimanthorn e Nihilistic Manifesto e ditemi che non provate nemmeno un minimo di fastidio. Il timore che ‘Foreverglade’ sia una mazzata fuori dal comune si evince anche dando un’occhiata alla copertina intricata e ricca di elementi, direi abbastanza in linea con quello che offre il mercato di metal estremo asiatico, ma in pochi si aspetterebbero che i Worm fossero originari della Florida, giusto il luogo dove il death metal è diventato quello che sappiamo, e soprattutto che suonassero un doom metal venato di black tanto letale. Coccollati dalla 20 Buck Spin, etichetta tra gli altri di Ulthar e Ænigmatum, questi tre reietti di Dio hanno saputo scrivere sei canzoni praticamente perfette, tra cui spiccano le lunghe ‘Cloaked in Nightwinds’ e ‘Empire Of The Necromancers’. La misantropia regna sovrana e gli autori di ‘Evocation Of The Black Marsh’ e ‘Gloomlord’ sono cresciuti talmente tanto da potere conquistare un numero cospicuo di fan anche dalle nostre parti.