-Core
The Lucid
The Lucid
SpoilerHead Records
Pubblicato il 18/10/2021 da Francesco Brunale
Songs
01. Maggot Wind
02. Deaths Of Despair
03. Spoiler Head
04. Hair
05. Maskronaut
06. Damned
07. Breech Boy
08. Pigs And Sons
09. Parade Of Spit

Sulle vicende che hanno colpito David Ellefson in questo 2021 si è scritto tantissimo e non è nostro compito aggiungere altra carne al fuoco o fare considerazioni su quanto gli è accaduto. Quello che davvero interessa, dopo la messa alla porta da parte di Dave Mustaine, è capire la validità del suo nuovo progetto che, diciamolo subito, si discosta totalmente da quanto fatto in passato con i Megadeth, ma anche con l’altra band collaterale in cui ha militato, ovvero gli F5. In questa circostanza, con i The Lucid, ci si muove in pieno territorio alternative – grunge e non è un caso che dietro al microfono ci sia la presenza di un cantante molto sottovalutato come Vinnie Dombroski, leader degli Sponge. L’assaggio di come si colloca questo album è dato dalla doppietta iniziale formata da “Maggot Wind” e “Deaths Of Despair”. La prima si muove su ambiti molto vicini ai Soundgarden, mentre la seconda è un vero e proprio omaggio agli Alice In Chains, soprattutto in fase di ritornello. La successiva “Spoiler Head”, per chi conosce il gruppo di Dombroski, ha i connotati di un pezzo tipico degli Sponge, con stacchi imperiosi che si alternano a momenti più rallentati. La prima semi ballad, fantastica nella forma e nella sostanza, è “Hair” che, presumibilmente, se fosse stata pubblicata in piena “grunge – era” avrebbe riscosso tanto successo. Ora, essendo i tempi totalmente diversi, passerà quasi sicuramente come una delle tante canzoni radio oriented, ma se la si ascolta con attenzione ci si rende conto che di qualità ve n’è tanta. Un momento di stasi e, forse, di calo di ispirazione è dato da “Maskronaut” che non decolla mai come ci si aspetterebbe. E’ un brano lento, fortemente stantio e molto diverso dagli standard ottimi raggiunti in precedenza. Totalmente differente, invece, è “Damned”, uno dei primi estratti che Ellefson ha dato in pasto ai fan. Non è nulla che si può legare al thrash metal, ma solo un pezzo vigoroso, intriso di cori pesanti e di un basso cadenzato che lo rendono cupo e greve. Un altro momento molto Seattle è “Breech Boy” in cui Dombroski si diverte a fare bene Layne Staley (ricordandosi di quando venne coinvolto da Mike Inez e Sean Kinney nel progetto Spys4Darwin insieme all’ex Queensryche Chris De Garmo). Il lavoro non dura molto e la scelta di chiudere con una perla come “Pigs And Sons” e con la dignitosa “Parade Of Spit” fanno capire che Ellefson aveva bisogno di una vera e propria boccata d’aria fresca. Uscire dal mondo Megadeth lo ha portato a cimentarsi con un genere che un tempo era visto come il nemico numero uno dai trashers e metallari di tutto il mondo. Probabilmente il buon David ha capito che aprire gli orizzonti fa bene alla mente e alla creatività, anche se nella fattispecie in esame appare palese come non sia stato inventato nulla.

Songs
01. Maggot Wind
02. Deaths Of Despair
03. Spoiler Head
04. Hair
05. Maskronaut
06. Damned
07. Breech Boy
08. Pigs And Sons
09. Parade Of Spit
The Lucid
From USA

Discography
The Lucid - 2021