"You don't know how it feels, to hold life and death...and betray them both.” Questo si legge sulla pagina ufficiale del collettivo tedesco, guidato dalle menti di Stefan Hackländer (Rock Hard) e Reiner H. Wiese, che con ‘Her Bones In Whispers’ ha tentato di dare alle stampe un disco che ogni singolo individuo potesse godersi nel suo stato contemplativo. Per fare ciò la strumentazione è stata bilanciata, tra analogico e digitale, e le influenze di Angst Skvadron, Portishead, Mayhem, Satyricon e Manes convivono senza problemi. Alla realizzazione dell’album hanno partecipato oltre venti musicisti tra i quali spiccano Ryanne von Dorst (Dool), Alessandro Tartarus (Secrets Of The Moon, Tulcandra, Haradwaith), Daniel Schweigler (Sweet Ermengarde) e Cornelia Schmitt (Mandrah). Il risultato è una scalette fortemente eterogenea e coraggiosa, capace di intrigare chi ama un certo tipo di elettronica ma anche di non allontanare gli adepti del black metal scandinavo. ‘Extra Pain Medication’ e ‘A Hole In The Ocean’ i pezzi che lasciano intendere un’evoluzione in atto. Un’evoluzione che saremo curiosi di approfondire negli anni che verranno.