Il trio transalpino avrebbe meritato più successo in carriera, sia per le qualità tecniche sia per la capacità di rileggere un po' tutto ciò che è successo all'alternative metal ed al rock negli ultimi trent'anni. Un po' per attitudine e un po' per rassegnazione, Mathieu Ricou ha spinto la band verso un suono più vario e ricercato e così il successore di 'Shift' – 'Haywire' è nettamente l'episodio più legato alle precedenti registrazioni - bilancia in maniera essenziale strutture compositive brillanti e melodie di facile presa. 'Eroded' è stato prodotto da Peter Junge e non faticherà a piacere agli amanti di Karnivool, Tool e Soen ma soprattutto contiene due pezzi fondamentali per capire come si è evoluto il progetto e come le basi su cui poggiava in passato sono andate via via erodendosi. I due pezzi in questione sono 'Flood' e 'The Decline', il cantato è superbo e la sezione ritmica, formata da Katy Elwell e William Knox, non sbaglia un colpo e la sensazione è che il nuovo materiale abbia un notevole potenziale dal vivo. Visto che per il momento di tour non se ne parla, non avete scuse. Fate vostro 'Eroded' e magari date un ascolto al resto della discografia di questa band che non sfigura affatto nel ricco catalogo della etichetta di Robin Staps dei The Ocean.