Se siete appassionati di power metal teutonico avete sostanzialmente due scelto ovvero acquistare l'edizione rimasterizzata di 'Imaginations From The Other Side' dei Blind Guardian oppure tentare di scoprire qualche gemma underground. Nello specifico, gli svedesi non sono certo alle prime armi perché sono attivi da fine anni '90 e 'Necromancy' è il loro quinto full lenght, ma in carriera non avevano mai potuto vantare, merito di Frontiers, una promozione di questo tipo. Gli autori di 'Evolution Purgatory' e 'When Eden Burns', dopo otto lunghi anni erano tornati con un album quadrato come 'The Fiction Maze', considerato dalla stampa inferiore in termini di incisività, e ne hanno impiegati altri sei per dare alle stampe la loro opera migliore. Il cantato di Jens Carlsson è una garanzia, oltre a rappresentare un palese omaggio proprio a Hansi Kürsch dei Blind Guardian ('The Curse Unbound'), così come Efraim Juntunen (Guillotine, Naglfar) dietro le pelli. La novità è invece rappresentata dall'ingresso in line-up del chitarrista dei Nocturnal Rites Fredrik Mannberg, anche lui nei Guillotine, che ha convinto Emil Norberg a passare al basso. La pulizia del suo guitar work ben si adatta al repertorio della band ed allo stesso tempo la ventata di freschezza portata in termini di songwriting è evidente. A tratti le influenze thrash emergono nel tessuto strumentale, ma le sette tracce che compongono 'Necromancy' sono nel complesso devote alla vecchia scuola del power e 'Raise The Dead, 'Hells Command' e 'Gateways' non dovrebbero impiegare molto a diventare classici dal vivo.