Dopo la splendida colonna sonora di ‘Love Is_’, il compositore giapponese, ormai trentacinquenne, si è misurato con la pellicola di Naomi Kawase (Still the water), selezionata per l’ultima edizione del Festival di Cannes, ed il risultato è da capogiro. L’unico brano non composto da lui è ‘To The Forest’ che appartiene a Clievy e Keen dei C&K e quindi un buon novanta per cento dell’architettura strumentale è pianificata per rompere gli equilibri della musica neoclassica e minimalistica. Detto ciò – Kosemura è un innovatore e presto diventerà di dominio internazionale - ‘True Mothers’ è un album che tocca le nostre corde più delicate, scuote l’animo e sollecita i sentimenti più inconfessabili, con i quali dobbiamo combattere ogni giorno. Un viaggio sonoro poetico e sensuale tra le differenze di classe, i rapporti generazionali e le relazioni che si instaurano nel quotidiano, ispirato al romanzo di Mizuki Tsujimura (Il castello invisibile). “Blood relations” o “Soul relations” che contemplano riferimenti a lavori precedenti come ‘MANON’, ‘MOMENTARY: Memories Of The Beginning’ e ‘In The Dark Woods’, attraverso i quali le conoscenze in ambito compositivo ed a livello di produzione di Kosemura sono cresciute in maniera esponenziale. Oltre alla chitarra di Muneki Takasaka, da segnalare il contributo al clarinetto di Saeko Kurokawa e gli splendidi archi di Yui (violino), Mariko Shimaoka (viola) e Manami Inoue (violoncello) per una soundtrack che vi costringerà ad esplorare territori musicali inconsueti e sorprendenti, senza necessariamente dover mettere da parte i vostri valori consolidati nel tempo.