Metal sofisticato è uno dei tentativi più infimi di descrivere una band in cui mi sia mai imbattuto in tutta la mia carriera eppure questo non deve penalizzare ancora di più il gruppo originario di Norimberga perché il successore di ‘Floor 29’ possiede alcuni buoni momenti. Non siamo certo al cospetto di musicisti tecnicamente insuperabili o songwriter destinati a dominare le classifiche ma i M.I.GOD, già dal nome si capisce che le idee non siano le migliori, hanno speso bene questi sette anni di silenzio. Il concept noir che viene svelato con lo scorrere delle tracce è abbastanza solido e la produzione non soffre troppo il confronto con quelle delle realtà che occupano le prime posizioni nelle gerarchie internazionali. Curiosa la scelta di includere una rilettura di ‘I Feed You My Love’, electro pop hit dell’artista norvegese Margaret Berger.