-Core
Sliver & Gold
Backyard Babies
Century Media
Pubblicato il 27/02/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Good Morning Midnight
2. Simple Being Sold
3. Shovin‘ Rocks
4. Ragged Flag
5. Yes To All No
6. Bad Seeds
7. 44 Undead
8. Sliver And Gold
9. A Day Late In My Dollar Shorts
10. Laugh Now Cry Later
Songs
1. Good Morning Midnight
2. Simple Being Sold
3. Shovin‘ Rocks
4. Ragged Flag
5. Yes To All No
6. Bad Seeds
7. 44 Undead
8. Sliver And Gold
9. A Day Late In My Dollar Shorts
10. Laugh Now Cry Later

Devo ammettere che fa un pò strano parlare di maturità citando gli svedesi anche se ormai sono trent’anni che scorrazzano per il mondo con il loro micidiale punk rock. In fondo sono ancora i ragazzacci di ‘Electric Suzy’, i rocker dissennati di ‘Look At You’ e ‘Highlights’; nella mia mente non sono cambiati affatto sebbene ‘Sliver & Gold’ sia il secondo tentativo di dare una svolta alla loro musica. Di sicuro quest’album riesce meglio di ‘Four By Four’ a trasmettere un’urgenza diversa da quella che ha reso celebre il gruppo. La passione per Rolling Stones (‘44 Undead’) e Hanoi Rocks (‘A Day Late In My Dollar Shorts’) è un marchio di fabbrica di una serie di canzoni che vengono immesse sul mercato in un periodo ricco di uscite rock. Nel giro di qualche settimana hanno trovato o troveranno posto sugli scaffali le nuove release di Rival Sons, L.A. Guns, Buckcherry e Danko Jones. I primi sono forse la migliore revival band del pianeta, non sbagliano un colpo e assicurano un grande show. I secondi hanno vissuti alti e bassi, dato alle stampe ottimi album ed altri meno buoni e di recente sono tornati in grande forma. I terzi sono una sicurezza per chi ama lo street rock più potente. Possono vantare un frontman come Josh Todd, tra tatuaggi e ammiccamenti nei confronti di Steven Tyler, e hanno dei pezzi da paura. Infine i canadesi sono l’esempio di vivente di come si possa eccitare sia uomini che donne semplicemente salendo su un palco e rileggendo le regole del rock n’ roll. Benissimo, come nella più bollente delle miscele, prendete un po' di queste prelibatezze e mettetele insieme. Aggiungete la produzione di Chips Kiesbye – un nome tutelare dello swedish rock che in passato ha lavorato con The Hellacopters, Graveyard, Crucified Barbara e Michael Monroe – e capirete il motivo per cui i Backyard Babies anche stavolta sono riusciti a spingersi più in alto di tutti quanti. Magari non saranno più sguaiati ma ‘Shovin’ Rocks’, ‘Ragged Flag’ e ‘Bad Seeds’ sono pezzi in grado di farvi saltare per aria in qualunque momento della giornata. Negli ultimi tempi Nicke Borg si è potuto dedicare alla sua compagna supertatuata ed ai cavalli, la sua grande passione, ed è quindi normale ritrovarlo rilassato e compiaciuto, abile a destreggiarsi tra invettive punk anni novanta ed un approccio più adulto e melodico che non guasta affatto. Dregen è la solita bomba e il tempo trascorso con Michael Monroe, Sami Yaffa e i vecchi compagni degli Hellacopters lo ha ringiovanito dopo il brutto periodo seguito alla nascita del figlio. Johan Blomqvist e Peder Carlsson non hanno smarrito la solidità che li ha resi celebri in tutta la Scandinavia e il gioco è fatto. In chiusura la splendida piano ballad ‘Laugh Now Cry Later’ che il frontman avrà tirato fuori dall’archivio di Homeland e abbassa i toni e l’elettricità prima del definitivo silenzio.

Backyard Babies
From Svezia

Discography
1997 Diesel & Power
1999 Total 13
2001 Making Enemies Is Good
2002 Independent Days
2003 Stockholm Syndrome
2006 People Like People Like People Like Us
2008 Backyard Babies
2015 Four By Four
2019 Sliver & Gold