Il gruppo nativo di St. Louis, Missouri sforna il suo lavoro più maturo e elaborato. Prodotto ai Firebrand Recording Studios da Sanford Parker (Minsk, Buried At The Sea), il successore di ‘Existence Is Horror’ è un attestato di fede profonda, un manifesto di horror metal che non nasconde le proprie influenze così come i propri pericolosi intenti e estremi. La batteria di Erik Ramsier sembra uscire da un disco a caso dei Neurosis, il basso di Scott Fogelbach (ex Love Lost But Not Forgotten e anche nei Bastard) è grasso come l’olio per autovetture e l’approccio del chitarrista-cantante Rick Giordano (ex Calico System e attivo pure nei Ssothm) è sempre più determinato e indenne da compromessi. Si passa da momenti alla Goblin ad altri in cui le referenze black metal e sludge appaiono evidenti e le dinamiche sembrano costruite appositamente per fare impazzire gli ascoltatori più aperti di mente. L’artwork di Mothmeister presenta al meglio atti di disperazione e violenza quali ‘Call The Midnight Animal’ e ‘Suicide Market’ ma è in corrispondenza delle angoscianti ‘The Gown’ e ‘In The Flesh’ che ‘Future Cult’ raggiunge il suo apice qualitativo. Trentotto minuti scarsi di dolore, privazione e grande tecnica.