L’etichetta di Mouth e Dead Man’s Eyes concede alle stampe l’esordio di questo trio proveniente da Norimberga e dedito ad un retro-rock in bilico tra Cream, Deep Purple e desert sessions. Gli amanti del vintage accoglieranno con piacere la loro proposta ma purtroppo a questo giro i pezzi sono appena abbozzati e nascondono tante pecche. Al di là di scopiazzare le icone del genere, le lucertole originate dall’ombra non hanno ancora trovato il loro sound e solo nei nove minuti di ‘Go Down’ mostrano spunti interessanti ed una perizia tecnica in grado di distinguerli tra le numerose formazioni revivalistiche che hanno invaso la scena hard rock. Fuzz guitar, Hammond e stacchi ritmici ricchi di groove caratterizzano una scaletta, registrata alla buona ai Panorama Studio Pfaffenhofen, che non sposterà gli equilibri e difficilmente permetterà loro di scalare le gerarchie in patria (attualmente dominate dai Kadavar di Christoph "Lupus" Lindemann. D’altra parte con pezzi scontati come ‘Rip Me Off’ e ‘Move On’ si va poco lontano.