Sono rimasto veramente impressionato dal suono del nuovo album e dalla quantità di elettronica. Qual era la vostra visione prima di cominciare a registrare?
Quando abbiamo cominciato a comporre le canzoni ci siamo semplicemente divertiti a seguire le nostre influenze principali e, visto che ascoltiamo un pò di tutto, è normale che ci sia più elettronica. Con ‘Night People’ avevamo già incorporato dei nuovi elementi nel nostro sound ma stavolta abbiamo proprio gettato il libro delle regole e creato quello che maggiormente ci eccitava, senza paura della sfida. Uscire dalla propria “comfort zone” è salutare.
Com’è stato lavorare con Dan Austin? Che tipologia di suono desideravate ottenere?
Avevamo collaborato con lui anche nel 2011 e sapevamo quanta passione mettesse nel suo lavoro. Ci ha saputo spingere in nuove aree che non avevamo mai calpestato. É stata un’esperienza grandiosa ed eccitante. Ci sono delle canzoni che sono molto differenti rispetto a ciò che facevamo prima. Siamo diventati dei migliori songwriter e, come ti dicevo prima, già con ‘Night People’ avevamo provato qualcosa di nuovo. Le sessioni con Eg White e Joel Pott ci hanno mostrato quanto creativa e ambiziosa potesse diventare la nostra musica priva da qualunque paura di esplorare territori diversi. Questa mentalità ci ha donato nuova fame e ci ha spinto a scrivere canzoni che amiamo veramente, divertirci e non aver paura di agire.
‘Night People’ è un album eccellente. È stato difficile aprire un nuovo capitolo della vostra carriera?
Dico sempre che senza ‘Night People’ non ci sarebbe potuto essere ‘VI’. È stato lo spunto a spingerci in una nuova direzione e provare nuovi stili e trucchi con la nostra musica. Non direi che è stato difficile ma ha shockato tante persone che non pensavano potesse succedere. Ci siamo presi il tempo necessario per capire in quale direzione ci stavamo muovendo.
Al momento qual è il vostro bestseller? E l’album che è stato più sottovalutato a vostro parere?
‘Sinners Never Sleeps’ è quello che ha venduto di più. Per quanto concerne il più sottovalutato direi proprio ‘Night People’.
Ho letto un paio di interviste dove avete parlato di “identità perduta” e “mancanza di ispirazione nell’industria musicale”. Volete spiegarci meglio?
Il modo migliore in cui posso spiegarlo è che risulta molto difficile uscire dalla propria carreggiata quando le persone ritengono che non sia permesso cambiare. Come musicisti e amanti della musica, i nostri gusti sono cambiati nel corso degli anni e quindi anche le ispirazioni. Alla fine si tratta di arte e nessuno dovrebbe permettersi di dirci cosa fare o meno.
Come costruite le linee vocali? La voce di Josh è fantastica e davvero unica..
Segue diverse modalità di lavoro ma normalmente crea una traccia senza voce in maniera da potere provare diverse idee melodiche e vocali. Altre volte ci porta delle liriche o delle linee melodiche già pronte e non ci lavoriamo sopra.
Perché avete puntato su ‘Fast Forward’ e ‘3AM’ come singoli?
Volevamo mostrare due lati diversi del disco. ‘Fast Forward’ è un pezzo rock mentre ‘3AM’ è decisamente più pop. Nel complesso i singoli rappresentano bene la varietà di ‘VI’.
Cosa è successo alle 3AM?
Telefonate da ubriachi credo…
Quali sono gli altri pezzi chiave di ‘VI’?
É difficile da dire, ciascun pezzo è importante per noi, ha la sua atmosfera ed un significato che lo lega a tutto il resto.
Quali sono i migliori gruppi inglesi che avete ascoltato di recente?
Sta uscendo così tanta roba che è difficile starci dietro. I 1975 si stanno evolvendo molto mantenendo interessante la loro proposta. Un altro disco interessante è quello di Harry Styles che ha cambiato totalmente l’opinione che aveva la gente su di lui
Quali sono i vostri piani adesso?
Saremo in tour a partire da Novembre con uno show altamente energetico e una serie di produzioni sul palco che non avete mai visto in precedenza.