-Core
Moon Shot
Finlandia
Pubblicato il 27/04/2024 da Lorenzo Becciani

Come è nata la band?
Nel 2018 i Disco Ensemble si sono sciolti e così ho iniziato a registrare dei demo per conto mio. Poco dopo ho ricevuto una chiamata da Ville e quella telefonata è stata tra le più significative degli ultimi anni. Ci conosciamo da tanto tempo e abbiamo parlato di musica e di quello che avremmo voluto portare avanti. Così è nata la visione dietro ai Moon Shot. Dopo circa sei mesi di prove ci serviva un bassista però e abbiamo pensato di chiedere a Henkka. Gli sono piaciuti i demo e qualche settimana dopo abbiamo scelto come chiamarci.

L’estetica ed il sound sono stati chiari fin dall’inizio?
Questa è una bella domanda. Penso di sì, vista anche la nostra storia. Jussi scrive e produce buona parte del materiale e questo è il rock melodico che ci piace. Vogliamo che le nostre canzoni abbiano un gusto melodico originale e siano facilmente memorizzabili ma questo senza apparire scontati. In realtà seguiamo molto l’istinto e scartiamo quello che non ci piace immediatamente. Portiamo avanti solo quello in cui crediamo ed alla fine credo che il sound sia un mix delle nostre influenze. Col primo album è stato forse più facile perché avevamo da parte i demo da tempo e così sapevamo già prima di entrare in studio come avrebbe suonato il disco. In questo caso c’è stata un’evoluzione e credo siano stati apportati dei miglioramenti importanti.

Quali sono le differenze principali tra ‘Confession’ e ‘Power’?
Il suono è più potente. Ogni canzone è un possibile anthem e abbiamo curato songwriting e produzione nei dettagli. Ci siamo divertiti molto e ogni fase del processo è stata importante. Per esempio il mixaggio e la post-produzione in generale sono stati decisivi per il risultato finale e abbiamo vissuto quei momenti in totale libertà.

Non avete subito pressioni quindi..
Nel modo più assoluto. Abbiamo un’etichetta che ci lascia il controllo delle operazioni e cerchiamo di scrivere le canzoni migliori possibili senza guardarci intorno.

Tre o quattro pezzi suonano decisamente diretti e live oriented. É stata una scelta precisa? E vi sentite più una rock band finlandese o una rock band internazionale?
La dimensione live per noi conta molto. Non ci sono dubbi su questo, anche se magari in studio puoi ritoccare un po’ le canzoni e renderle più potenti e adatte ad essere utilizzate in rete. Diciamo che ormai abbiamo suonato qualche show in Finlandia e ci piacerebbe allargare la nostra fanbase anche all’estero. Alla fine l’etichetta è tedesca quindi ci sono buone possibilità.

Non vedo l’ora di assistere ad un vostro concerto. Ho visto Lapko, Disco Ensemble e naturalmente Children Of Bodom diverse volte. Ricordo degli show memorabili all’Ankkarock!
Allora conosci bene la nostra scena. Abbiamo suonato diverse volte a quel festival ed è stato sempre spettacolare. All’estero è tutto diverso. Qui da noi rock e metal sono andati molto bene per un certo periodo poi le radio hanno cominciato a passare hip hop e ci sono stati dei cambiamenti.

C’è una band finlandese che vi ha davvero stupito di recente?
Per me i migliori al momento sono The Holy. Mi piacciono sotto tutti gli aspetti e credo che possano veramente esplodere da un momento all’altro.

‘Shadow Boxer’ è probabilmente il mio pezzo preferito dell’album. 
Abbiamo scelto di girare il video per dare uno spaccato di quelle che sono le nostre performance dal vivo. Sami Joensuu ha filmato alcune scene anche al Tavastia di Helsinki, uno dei pochi club storici della città rimasti attivi.

Ha avuto un ottimo riscontro da quello che ho potuto capire.
É andato benissimo come singolo. Ancora di più di ‘Yes!’, che abbiamo scelto per catturare l’interesse del pubblico mentre stavamo completando la produzione dell’album.

Un altro video grandioso è ‘Blackened Spiral’. Vuoi parlarcene? 
È un testo molto triste e doloroso. Forse è il pezzo più cupo dell’album. Parla dell’accettazione della morte ma lo fa con sfumature pop intriganti. 

Quali sono le altre tracce chiave a tuo modo di vedere?
Per me ‘The Power’ e ‘1800 Nights’. Sono oneste, melodiche, pungenti e perfette per essere suonate dal vivo.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso?
Per il momento abbiamo fissato delle date in Finlandia e in Germania. Suoneremo a qualche festival e poi torneremo in Germania a Novembre per un tour insieme ai The New Roses. 

(parole di Mikko Hakila) 

Moon Shot
From Finlandia

Discography
Confession - 2021
Power - 2024