-Core
Persefone
Andorra
Pubblicato il 07/02/2024 da Lorenzo Becciani

Come è nata l’idea di pubblicare un EP e non un altro full lenght?
Dopo la pubblicazione di ‘Metanoia’, la nostra agenda è stata piena di impegni e abbiamo suonato tanto dal vivo. É stato qualcosa di nuovo per una band come la nostra e siamo grati di avere avuto così tante opportunità di esibirci da soli o con altre band. Nel frattempo c’è stato un cambiamento di line-up quindi tutto si è complicato e sarebbe stato rischioso pubblicare un full lenght. Siamo una band che pone attenzione a tutti i dettagli e abbiamo preferito evolvere il nostro sound senza dovere necessariamente rispettare i tempi di un full lenght. Per Danny, il nostro nuovo cantante, è stato un modo per capire la band, migliorare il nostro sound e relazionarci per la prima volta con noi in studio ed in sala prove.

Avete già pronta la seconda parte di ‘Lingua Ignota’?
No, non abbiamo scritto altro. Ho solo da parte qualche riff ma non è detto che li useremo per ‘Lingua Ignota Pt. 2’. Andiamo per gradi e l’idea è di tornare in studio per il successore di ‘Metanoia’ e poi, dopo un altro tour, pubblicare il secondo volume di ‘Lingua Ignota’.

Forse c’è un errore nella tracklist. L’ultimo pezzo è ‘Abyssal Communication’ e, visto quello a cui stiamo assistendo di questi tempi, si dovrebbe parlare di incomunicazione…
la nostra è certamente una critica. La musica è un linguaggio universale ma di questi tempi è difficile comunicare veramente cone le persone. Ci è rimasto poco altro e nell’EP affrontiamo tempi filosofici e spirituali che per certi versi erano stati trattati anche con ‘Metanoia’. Crediamo sia importante trasmettere certi messaggi con la musica, soprattutto in un’epoca nella quale le persone sembrano combattere le une contro le altre.

Nel primo pezzo invece fate riferimento agli Sleep Token?
No, cerchiamo mai di non farci influenzare dagli altri. Non solo dalle altre band ma anche da film o da serie televisive. Gli Sleep Token sono bravissimi e abbiamo alcuni amici che li hanno visti dal vivo e sono rimasti impressionati, ma quando sono impegnato in un processo compositivo non ascolto di principio nient’altro per non farmi influenzare in alcun modo. É accaduto anche in passato quando mi hanno fatto notare che alcuni assoli di chitarra potevano ricordare i Periphery.

Qual è il pezzo che ha guidato tutto il processo?
Non ce n’è uno in particolare. Dopo ‘Metanoia’ ci siamo posti come obiettivo di esplorare nuovi territori sonori ma in definitiva è sempre stato così. Possiamo essere molto death oppure molto progressive oppure ancora molto sinfonici. Quando ci invitano ai festival prog siamo sempre il gruppo più metal mentre, al contrario, quando abbiamo suonato in tour con gli Obscura, alcune persone del pubblico ci ritenevano troppo melodici o prog. Sono molto orgoglioso del guitar work dell’EP e ho fatto il possibile perché emergesse nel mix finale.

É stato difficile trovare il sostituto di Marc Martins Pia?
Come potrai ben capire, ad Andorra non ci sono tanti musicisti quindi non è così semplice trovare nuovi membri. Quando Marc ci ha lasciati, per dedicarsi alla famiglia, abbiamo dovuto trovare un rimpiazzo veloce. Due settimane avevamo delle date con gli Obscura e ho pensato che Daniel potesse essere la persona. Intanto perché è un amico da tempo, poi perché conosceva già delle canzoni. Il suo impegno in tour è stato encomiabile e abbiamo capito subito che avrebbe potuto ricoprire quel ruolo. Quando siamo tornati a casa abbiamo parlato con Marc per capire se avrebbe voluto tornare e ci ha detto che almeno per i prossimi due anni non sarebbe stato in grado di assicurarci la presenza. Così ci è sembrato naturale chiedere a Daniel di unirsi definitivamente a noi. 

E’ cambiato qualcosa a livello composito con Daniel nella band?
Per il momento non molto perché buona parte delle tracce erano già pronte. Ma la sua ha migliorato il nostro sound. In tour all’inizio ha cercato di imitare Marc il più possibile mentre con i nuovi pezzi ha potuto tirare fuori tutta la sua personalità.

Quanti giorni siete stati in Svezia?
Otto giorni circa e non abbiamo avuto mezzo secondo libero. David Castillo è un grande professionista e lo schedule è stato assurdo.

Qual è stato il concerto più bello a supporto di ‘Metanoia’?
Ce ne sono stati tanti che meriterebbero di essere citati ma in Finlandia ci è successa una cosa davvero particolare. Ad un certo punto è andata via la luce. L’impianto era ok ma non si vedeva più niente e io dovevo passare da un riff ad un assolo con scala totalmente diversa. Mi sono inginocchiato per cercare di vedere qualcosa ed un fan sotto palco ha accesso la torcia del cellulare per farmi luce. Così sono riuscito a suonare l’assolo e quando mi sono rialzato in piedi la sala era illuminati dai cellulari di decine di persone. È stato magico.  

(parole di Carlos Lozano Quintanilla)
 

Persefone
From Andorra

Discography
Truth Inside The Shades (2003)
Core (2006)
Shin-Ken (2010)
Spiritual Migration (2013)
Aathma (2017)
Truth Inside the Shades 2020 (2020)
Metanoia (2022)