-Core
Zahn
Germania
Pubblicato il 26/11/2023 da Lorenzo Becciani

Quanto è cambiata Berlino negli ultimi anni?
Sono qui da quindici anni. In questo momento mi trovo a Neukölln ma ho girato un paio di quartieri. In passato nel mio quartiere c’erano un sacco di negozi per la casa, spesso a gestione familiare. Negozi dove potevi comprare un po’ di tutto. Negozi di frutta e verdura, di fiori o luci. Adesso sono quasi tutti svaniti. Ci sono solo caffè e ristoranti. Tanta gente viene a Berlino sapendo che non ci resterà a lungo. Lo fanno per sperimentare una scena differente dalle altre, ma prima era tutto molto economico. Ora è diventata cara come città e quindi per gli artisti è complicato.

Come vi siete conosciuti?
É successo prima della pandemia. Chris e Nick suonavano con Heads. e io portavo in giro il mio progetto solista, tra una data e l’altra con gli Einstürzende Neubauten. Gli Heads. si stavano per prendere una pausa e così mi hanno invitato in sala prove per non perdere tempo e suonare qualcosa insieme. Poi è arrivato il lockdown e non ci siamo visti per un po’ di mesi. Quando ci siamo incontrati di nuovo abbiamo registrato il primo album. É stato un processo molto istintivo e veloce.

Quanto è cambiata la visione tra il primo e il secondo lavoro?
Non è cambiata, ma il primo lavoro è sicuramente più grezzo. Questa volta ci siamo presi più tempo per completare gli arrangiamenti e il materiale è più vario. ‘Zahn’ è nato dall’urgenza di suonare musica aggressiva mentre stavolta abbiamo inserito elementi nuovi e aggiustato i suoni. Il processo che ha portato alla pubblicazione di ‘Adria’ è stato molto rilassato.

Perché in tre è meglio che in quattro o cinque?
Mi sono sempre trovato bene in questo formato. Penso a grandi gruppi del passato che amavo molto come Meat Puppets o The Minutemen. Si crea una grande sinergia tra i membri ed è più semplice prendere le decisioni. Siamo sempre uniti in quello che facciamo, ma nel caso non lo fossimo sarebbe facile trovarsi due contro uno. É molto democratico in questo modo. Poi quando aggiungi tanti elementi, suoni e strumenti diventa una sfida riprodurli dal vivo e tutto questo è molto eccitante. Anche in queste nuove canzoni si nasconde l’urgenza del primo album ma è più latente.

Qual è il pezzo chiave?
Secondo me ‘Apricot’ perché riassume un po’ tutto il disco ed è costruito su una linea di basso di synth che lo rende attraente come singolo. Ci piace sfidare le convenzioni e nel disco puoi trovare pezzi molto diversi tra loro come ‘Zebra’ o ‘Faser’, che segnano una sorta di evoluzione del suono del primo album, oppure  ‘Idylle’, che potrebbe essere la colonna sonora di un film di altri tempi.

Cosa dobbiamo aspettarci da un live degli Zahn?
Non lo so ancora. Voglio dire che sarà un mix di tutto ciò che sappiamo suonare, ma abbiamo tanto materiale e quindi dobbiamo decidere cosa suonare o meno. Il nostro obiettivo è creare un set di musica avvincente. Una sorta di viaggio con alti e bassi. Di solito non parliamo tra una canzone e l’altra perché crediamo nel presentare il nostro set nel suo insieme e non vogliamo spezzarlo a metà.

Pensi che ‘Adria’ potrà vendere più copie in Europa o negli Stati Uniti?
É una bella domanda. Per il momento non abbiamo distribuzione negli Stati Uniti quindi dovremmo suonare là per farci un po’ notare. Di sicuro ‘Adria’ è un disco che potrebbe piacere agli appassionati di noise e sappiamo bene che ce ne sono tanti americani. Speriamo che in tanti possano visitare il sito dell’etichetta di Chris e mettersi in contatto con noi. Adesso abbiamo un’agenzia di booking quindi ci auguriamo di fare più date possibili e poter suonare anche in Italia, dove sono stato con altri progetti.

(parole di Felix Gebhard)

Zahn
From Germania

Discography
Zahn - 2021
Adria - 2023