-Core
White Void
Norvegia
Pubblicato il 09/03/2021 da Lorenzo Becciani

Sono già curioso di come sarà il nuovo episodio, ma partiamo per gradi e quindi parlaci di come sono nati i White Void..
É un po' complicato ma tutto è connesso col concept relativo all'album. Sono tre diversi tipi di filosofia: l’assurdismo di Camus, l’esistenzialismo di Sartre ed il nichilismo di Nietzsche. Tutte affrontano in un certo modo il concetto dell’assurdo e parlano in maniera differente di quello di cui abbiamo bisogno come esseri umani e quello che ci viene dato dall’Universo. Questo è il vuoto di cui parliamo nel titolo. Il vuoto nero è quello della non esistenza mentre il vuoto bianco rappresenta ciò che devi affrontare nella vita. La band si è formata in modo spontaneo. Quando scrivo lo faccio sempre per me stesso e non compongo mai con l’intento di produrre canzoni di un certo tipo. Semmai in seguito decido come usare quel materiale. In questo caso mi sono trovato con 3-4 canzoni ispirate all’hard rock degli anni ‘70 ed alla new wave del decennio successivo e ho capito subito che non sarebbero andate bene né per i Solefald né per i Borknagar. Invece di metterle da parte ho continuato su quella linea e nel giro di poco mi sono trovato con un album completo. A quel punto ho reclutato degli altri musicisti perché non volevo che fosse un progetto ma ambivo a creare una band vera e propria. Il processo è iniziato nel 2017 ma buona parte del lavoro è stato fatto tra il 2018 ed il 2019. Proprio nel 2019 abbiamo iniziato a registrare e nel 2020 il processo è finito con le ultime rifiniture, il mixaggio e la masterizzazione. 

Ho letto in rete che registrerete altri due album. 
Uno è già pronto e attualmente sto lavorando al terzo capitolo della trilogia. Questo succede quando non puoi andare in tour.

Sono stato uno dei primi giornalisti a recensire ‘The Linear Scaffold’ e ciò ti fa capire quanto ami i Solefald e quel periodo straordinario per la musica metal. Curiosamente mi sono imbattuto in paragoni tra i White Void ed i Ghost e mi è venuto da sorridere perché probabilmente queste persone non hanno mai ascoltato un disco dei Tiamat o degli Electric Wizard. 
Anche a me è venuto un po’ da ridere ma va tutto bene. Mi piacciono i primi album dei Ghost, forse l’ultimo un po’ meno perché sono diventati una macchina da soldi. Credo che il mio amore per l’occult rock derivi soprattutto dai Coven e quindi sia legato agli anni ‘70, ma anche nei ‘90 è uscita grande musica e sono contento che qualcuno lo faccia notare

Avete scelto ‘Do.Not.Sleep’ e ‘This Apocalypse Is For You’ per anticipare l’uscita di ‘Anti’. Vuoi parlarci di questi due pezzi?
Quando ho scritto ‘Do.Not.Sleep’ ho pensato al classico anthem hard rock da ascoltare mentre sorseggi una birra. Non è troppo complicato ma nemmeno banale e soprattutto le parti di batteria sono molto interessanti. ‘This Apocalypse Is For You’ è invece un pezzo decisamente cinico ma con un sorriso sulla faccia. Sono partito dal chorus e poi ho aggiunto qualche verso. La cosa che ci tengo a sottolineare è che con i White Void non voglio scrivere due volte la stessa canzone. Le variazioni saranno costante anche perché i ragazzi di oggi non ascoltano più album interi e quindi è mio preciso intento realizzare delle esperienze organiche. 

In termini di produzione e mixaggio cosa desideravi ottenere?  
Volevo un feeling organico, una musica che respirasse. Qualcosa che facesse sentire che siamo una vera band che suona nella stessa stanza. Non tutto è perfettamente a ritmo, ma non importa. Nelle altre mie band uso decine di layers di chitarra, qui invece è tutto molto semplice e l’approccio è volutamente retrogrado. 
 
A cosa si ispira l’artwork? A ‘Space Oddity’ di David Bowie?
L’ha realizzato un pittore neozelandese che amo molto e che si chiama Jeremy Geddes. Ho diverse cose sue e volevo un’immagine connessa al concetto di assurdo. Il dipinto sembra raffigurare un movimento, anche se è tutto fermo e non c’è niente attorno. É una metafora di quando ci concentriamo sulla nosrta esistenza e non abbiamo risposte, ci sentiamo soli e non capiamo certe cose o ci sentiamo semplicemente fuori posto. 
 
Il secondo capitolo sarà sullo stesso concept?
Non sarà lo stesso ma sicuramente ci sarà una connessione.  

Il vinile bianco e rosa mi attira molto. So che sei un collezionista. Quali sono i vinili a cui tieni maggiormente?
Ce ne sono tanti ma di sicuro ‘Red’ dei King Crimson. Quando ero ragazzo ascoltavo tanto progressive rock. Band come Camel, Gentle Giant, i primi Yes ed i primi Genesis. Un altro a cui tengo molto è il terzo album degli Emperor. Stimo molto Ihsahn e abbiamo collaborato spesso in passato. In ambito elettronico invece trovo intriganti i lavori di Venetian Snares. 
 
C’è una band underground norvegese che avrebbe potuto diventare importante e che invece non ha avuto il successo che avrebbe meritato oppure si è sciolta rapidamente?
Di sicuro i Kvist, il debutto uscì per Avantgarde Music ma la band durò poco.  

(parole di Lars "Lazare" Nedland)


 

 

White Void
From Norvegia

Discography
Anti - 2021