-Core
IAMX
UK
Pubblicato il 20/11/2015 da Lorenzo Becciani

Aprendo la tua pagina di Wikipedia leggo: “Chris Corner is an English record producer, songwriter, multi instrumentalist, singer and video artist”. Ti piace questa definizione?
E' difficile da spiegare perché ho così tanti interessi. Mi piacciono un po' tutti gli aspetti tecnici che puoi trovare in uno studio di registrazione e non credo ci sia una sola parola in grado di descrivermi. Forse artista ma su Wikipedia tutti possono editare un testo. Potrei cambiare l'introduzione ma qualcuno potrebbe a sua volta farlo il giorno dopo quindi non avrebbe molto senso.

Di quali altre forme d'arte ti occupi?
Mi piace dipingere ma non ho talento e comunque non posso dedicare troppo tempo alla pittura. Ultimamente mi sono interessato alla realizzazione di video.

Qual era la tua visione quando hai dato vita a IAMX? Sono cambiati gli obiettivi adesso?
La mia priorità è sempre stata quella di esplorare me stesso e la mia creatività senza pormi limite alcuno. Era importante anche avere il denaro sufficiente per sopravvivere ma soprattutto potere distaccarmi dalla società normale. Avere uno stile di vita alternativo. E' naturale che siano cambiati perché due anni fa mi sono dovuto fermare ma ora sto ricevendo numerosi input positivi.

Ti sei trasferito a Los Angeles. Come ti trovi? Sei in contatto con molti artisti?
E' meravigliosa. Prima la odiavo, la vedevo di plastica, finta, antisociale. Ero in contatto con troppe droghe e persone sbagliate. Poi ho imparato a guardare sotto la superficie e ho scoperto tante belle persone, luoghi che mi fanno stare bene e stupenda architettura appena fuori downtown. Quando guido di notte mi sembra di vivere in un film. A Berlino ero un recluso mentre qui ho tanti amici. Per esempio Gary Numan con cui ho collaborato per un video o gli Skinny Puppy.

Meglio Berlino o Londra in quanto a vita e scena elettronica?
Direi Berlino soprattutto perché è ancora economica, dark e interessante. A Londra gira tutto attorno al denaro e questo finisce per compromettere l'arte.

Quale concept si cela dietro ad un album come 'Metanoia'?
E' sicuramente l'album più concettuale di tutta la mia carriera. I problemi di depressione e insonnia cronica che ho avuto mi hanno spinto ad ascoltare di nuovo quello che mi piaceva da ragazzino. Sono tornato alle mie radici e per questo 'Metanoia' è più onesto e diverso rispetto agli altri album. Nel periodo peggiore dormivo un'ora per notte, non mi connettevo online e non uscivo di casa. Ho ricevuto un aiuto professionale e cominciato a raccontare la mia esperienza in un blog. E' così che mi sono reso conto di quante persone avevano vissuto le stesse difficoltà e quanto supporto ricevevo dai fans. Ad un certo punto la musica mi feriva psicologicamente ed era diventata una nemica. C'è voluto un po' per ritrovare le forze e capire che quella paura generava solo confusione. Ho ricominciato a scrivere e suonare dal vivo. Prima uno show acustico, poi qualche data a basso profilo nei club e nel giro di poco tempo mi sono ritrovato con un album da pubblicare.

Quali sono le differenze principali tra 'Metanoia', 'The Unifield Field' e 'Volatile Times'?
In una parola sola questo album è più semplice. Con i due lavori precedenti ho sperimentato numerose tecniche di registrazione e arrangiamenti complessi. C'era una notevole attrazione per le liriche che mi costringeva a rendere tutto articolato. Questa volta ho potuto registare in maniera diretta e senza spendere soldi inutilmente. Solo il mio computer e un microfono. Volevo raccontare della mia esperienza ed essendo una confessione doveva essere più diretta e senza filtri possibile.

Ti sei ispirato ad album particolari per la produzione?
'Metanoia' è un album più elettronica di quelli che lo hanno preceduto. Ho registrato in una casetta di legno nel deserto poco fuori Los Angeles, non lontano dal Joshua Tree, in un'atmosfera speciale. Lì un vecchio aveva lasciato dei vinili degli anni cinquanta e sessanta con registrazioni americane bizzarre che mi hanno sicuramente ispirato. Non ascolto più musica se non gli album con cui sono cresciuto come quelli di David Sylvian. La musica è diventata un aspetto mentale con il passare degli anni. Inoltre trovo la musica commerciale spazzatura.

'Happiness' e 'Oh Cruel Darkness Embrace Me' sono quasi all'opposto. Come sono nate queste due canzoni?
'Happiness' è stata l'ultima canzone che ho scritto per l'album. Parla di quando cerchi la felicità e non la trovi mai. E' un classico della depressione. Non l'avevo mai suonata prima di registrarla quindi ho fatto sentire il demo a degli amici e loro mi hanno detto che avrei dovuto pubblicarla come singolo. 'Oh Cruel Darkness Embrace Me' è invece la tipica canzone malinconica da pianoforte ma con un messaggio politico. E' una condanna della natura umana e del rapporto tra potere e denaro. Un contesto sexy e punk per un testo oscuro e negativo. Ho trovato affascinante la combinazione.

Quanto è importante per te l'immagine? Segui la moda?
Credo che la buona moda sia quella che esplora l'unicità. Anzi, tutto quello che è buono lo è perché è unico. E' importante il lavoro artistico che c'è dietro. Non come mi vesto.

Liam Howe ha parlato della possibile reunion degli Sneaker Pimps..
Ne abbiamo discusso. Mi sono promesso di farlo al momento giusto. Ci dobbiamo venire incontro con le giuste motivazioni. A quel punto sarò felice di essere coinvolto.

(parole di Chris Corner)

IAMX
From UK

Discography
Kiss + Swallow (2004)
The Alternative (2007)
Kingdom of Welcome Addiction (2009)
Volatile Times (2011)
The Unified Field (2013)
Metanoia (2015)