-Core
Black/Red
Feeder
Big Teeth Music
Pubblicato il 08/04/2024 da Francesco Brunale
Songs
Disc 1
1. Droids
2. ELF
3. Playing With Fire
4. Vultures
5. Sahara
6. Hey You
7. The Knock
8. Perfume
9. AI Man

Disc 2
1. Sleeping Dogs Lie
2. Scream
3. Submarine
4. Lost In The Wilderness
5. Memory Loss
6. Unconditional
7. Here Comes The Hurricane
8. Soldiers To Soldiers Of Love
9. Ghosts On Parade

Non c’è nulla da fare! I Feeder sono tra gli ultimi esempi di gruppi che sanno scrivere delle canzoni che possano essere ricordate da oggi sino alla fine dei tempi. La loro carriera è pregna di brani che emozionano, che si rimembrano con piacere e che hanno delle melodie che non si dimenticheranno mai. Inoltre, la discografia di questa band, ridotta a duo da anni, continua a essere un pozzo senza fondo dove poter attingere perennemente e questo progetto, dal titolo “Black/Red”, si caratterizza per essere il più ambizioso da quando mettono a ferro e fuoco i palchi di mezza Europa. Un doppio album, composto da diciotto tracce equamente divise, nel quale si ritrovano tutti gli ingredienti che Nicholas e soci hanno fatto conoscere al mondo, ovvero potenza e melodia che vanno fantasticamente a braccetto. Inoltre, in ogni singola nota c’è sempre quella traccia di malinconia che, probabilmente, è il loro tratto distintivo che li differenzia da centinaia di colleghi. Potremmo parlare di DNA grunge? Difficile, anche se qualcosa che arriva da Seattle c’è e, quasi sicuramente, ci sarà sempre. Questo album, andando più nello specifico, ha la capacità di crescere ascolto dopo ascolto e ci si rende conto come non ci siano dei riempitivi. Ogni singolo brano è in grado di restare in piedi tranquillamente da solo, a partire dall’oscuro singolo “Playing With Fire”, passando per la magnifica botta data da “The Knock” e terminando con la nostalgica e melodica “Ghosts On Parade”. In mezzo c’è un bendidio di musica di altissima qualità che, forse, passerà inosservata per la massa, ma che andrebbe (ri)scoperta da chi è rimasto ancorato alla tradizione dei giganti del passato. “Voltures” ha uno squarcio melodico in sede di ritornello che solo loro riescono a creare. Stessa cosa si può affermare per “Hey You”, una ballad che avrebbe davvero tutto per andare in classifica. Fosse uscita negli anni novanta, in pieno fenomeno brit pop, sarebbe stata un tormentone difficile da dimenticare. Per il resto c’è l’heavy cadenzato di “Sahara”, la malinconia devastante di “Al Man” e la durezza di “Scream” che ci ricordano come questi signori arrivati dal Galles siano dei maestri, poco conosciuti dalle nostre parti, che dovrebbero essere storicamente rivalutati da critica e grande pubblico. Non si può far passare il concetto che i Feeder siano degli onesti mestieranti, mentre altri loro colleghi, meno dotati da un punto di vista artistico, ancora oggi siano considerati in patria dei veri e propri padreterni. A qualcuno, probabilmente, in questo momento stanno fischiando le orecchie…. 

Songs
Disc 1
1. Droids
2. ELF
3. Playing With Fire
4. Vultures
5. Sahara
6. Hey You
7. The Knock
8. Perfume
9. AI Man

Disc 2
1. Sleeping Dogs Lie
2. Scream
3. Submarine
4. Lost In The Wilderness
5. Memory Loss
6. Unconditional
7. Here Comes The Hurricane
8. Soldiers To Soldiers Of Love
9. Ghosts On Parade
Feeder
From UK

Discography
Polythene (1997)
Yesterday Went Too Soon (1999)
Echo Park (2001)
Comfort in Sound (2002)
Pushing the Senses (2005)
Silent Cry (2008)
Renegades (2010)
Generation Freakshow (2012)
All Bright Electric (2016)
Tallulah (2019)
Torpedo (2022)
Black/Red (2024)