-Core
Wheel Of Illusion
The Quill
Metalville
Pubblicato il 02/04/2024 da Francesco Brunale
Songs
1. Wheel Of Illusion
2. We Burn
3. Rainmaker
4. Elephant Head
5. Hawks & Hounds
6. Liber
7. Sweet Mass Confusion
8. The Last Thing
9. Wild Mustang

I The Quill rientrano nel ristretto cerchio delle band che avrebbero dovuto avere un successo planetario e che, invece, si ritrovano ad essere stimate da un ristretto numero di appassionati, a dispetto di altri loro colleghi che, dotati di un talento infinitamente minore, hanno conti in banca gonfi di soldi. È un destino che, nella norma del mal comune mezzo gaudio, è toccato anche ad altre formazioni di assoluto talento (pensiamo ai King’s X) e quindi non ci si deve scandalizzare più di tanto. “Wheel Of Illusion”, undicesimo capitolo della loro bellissima carriera, è il disco che paga maggiormente dazio ai Black Sabbath. Lo si capisce immediatamente quando si ascolta l’iniziale titletrack che è un mix tra “Children Of The Grave” e “Symptom Of The Universe”. La voce splendida di Magnus Ekwall ricorda per tutto questo lungo viaggio quella di Ozzy, così come il resto dei suoi compagni pare aver ascoltato ininterrottamente negli ultimi anni i dischi di Iommi e soci. Ad ogni modo, con “We Burn” le cose cambiano, visto che ci troviamo dinnanzi al classico brano degli svedesi: veloce, di grande impatto e con un ritornello che non tradisce le aspettative. Stesso si può dire per la liquida “Rainmaker” che ha una sua andatura più psichedelica e cadenzata: qui si entra nelle stanze degli abissi popolate da gente come Hawkind e similia e il risultato è di tutto rispetto grazie ad un Ekwall che ci regala un’altra prestazione fantastica. La successiva “Elephant Head” è tirata e potente e non faticherà ad essere un classico dei quattro quando sarà riproposta in sede live. Abbiamo scritto dei Sabbath, ma non ci sono solo loro come guide spirituali di questo album. “Hawks & Hounds” si rivela come un vero e proprio omaggio ai sempre sottovalutati Monster Magnet, altro gruppo che avrebbe meritato miglior sorte. Se “L.I.B.E.R.” si appropinqua delle coordinate stoner dei Kyuss, con la successiva “Sweet Mass Confusion” ripiombiamo nel doom più nero e cadenzato, pieno di riferimenti che vanno dai Candlemass ai soliti Sabbath. Insomma, da come avete potuto capire, questo disco è oscuro come mai era capitato di ascoltare in passato dai The Quill, probabilmente influenzato dai tanti fattori esterni con cui ci siamo, purtroppo, abituati a convivere nel corso di questi ultimi anni. Dopo il trip psichedelico di “The Last Thing”, si arriva alla fine con quella che è la perla assoluta dell’album rappresentata da “Wild Mustang”, brano da suddividere in due parti: la prima è heavy, mentre la seconda racchiude degli squarci melodici, tipici della quiete dopo la tempesta di note a cui le nostre orecchie sono state sottoposte per oltre un’ora. Grandissimo disco, senza se e senza ma. 

Songs
1. Wheel Of Illusion
2. We Burn
3. Rainmaker
4. Elephant Head
5. Hawks & Hounds
6. Liber
7. Sweet Mass Confusion
8. The Last Thing
9. Wild Mustang
The Quill
From Svezia

Discography
The Quill (1995)
Silver Haze (1999)
Voodoo Caravan (2002)
Hooray! It's a deathtrip (2003)
In Triumph (2006)
Full Circle (2011)
Tiger Blood (2013)
Born From Fire (2017)
Earthrise (2021)
Wheel of Illusion (2024)