-Core
RELAPSE RECORDS

Relapse Records (nella sua parte iniziale di vita legata alla consorella industrial/noise/elettronica Release Entertainment, prima che quest’ultima venisse inopinatamente lasciata morire) nasce per mano di Bill Yurkiewicz (Exit-13, Namanax e Solarus) e Matt Jacobson. Sin dal principio l’obiettivo èquello di divulgare materiale altamente rumoroso e sonoramente offensivo. E" il 1990 quando viene pubblicato il primo singolo per la neonata label, ‘Flesh Ripping Sonic Polka’ dei Velcro Overdose. Relapse Records divenne in breve tempo sinonimo di grind-death-crust-core-sludge-scum-metal e l’estremo tramutato in suono si abbina alla completa libertàespressiva, sia dal punto di vista musicale che per quel che concerne artwork e testi. Il catalogo si arricchisce di band sempre piùinteressanti, coraggiose, “forward thinking” e dalle forti personalità indipendentemente dal genere proposto o dal nome, perchè Brutal Truth, Today Is The Day, Unsane, Bongzilla, Nightstick, Agoraphobic Nosebleed, Anal Cunt, Deceased, Mortician, Alabama Thunderpussy, Burst, Exit-13, Neurosis, Disembowelment, Burnt By The Sun, Dysrhythmia, Human Remains, Disrupt, Phobia, Cryptic Slaughter, Mindrot, Pig Destroyer, Disfear, Kingdom Of Sorrow, Suffocation, Zombi, Don Caballero, Pan.Thy.Monium, Coalesce, Dillinger Escape Plan, Rwake, Halo, Mastodon, The End, Cephalic Carnage, High On Fire, Incantation, Unearthly Trance, Uphill Battle, Nasum, Minsk, Morgion, Soilent Green o Nile si commentano da soli! Nell’ultimo decennio, anche a seguito di un consenso unanime di critica e pubblico, a tal punto che è corretto e doveroso parlare di “Relapse sound”, dove la diversiàdelle proposte viene oltrepassata dalle caratteristiche prima elencate e comuni alle varie formazioni che incidono per l’etichetta statunitense, la Relapse Records ha conosciuto una diffusione superiore e il successo di Mastodon e Dillinger Escape Plan ha svolto funzione di amplificatore, però lo spirito primario è rimasto sostanzialmente immutato, così come la qualità dei lavori. Chiaro che la scomparsa di reali novitàche inficia tutta la scena abbia lasciato alcuni strascichi e il ridefinire i confini del metal non sia attualmente semplice, così come alcune scelte potevano essere meglio ponderate (certe band di “extreme hyper tech metal” si assomigliano parecchio e non tutte le nuove scoperte sono all’altezza del passato), ma non ci si deve comunque lamentare, perchè la storia di Relapse Records è tale da avere alterato il corso normale della musica, come pochissime altre label hanno saputo fare.

BRUTAL TRUTH
‘Sounds Of The Animal Kingdom’
Era il 1997 e i Brutal Truth scrivevano quella che rimane tuttora, nonostante la recente reunion, la loro ultima pagina discografica estesa (raccolte, split o live esclusi). Ed è una pagina che lascia attoniti, per come forniscono una chiave di lettura del grind-core, come nessun’altro ha mai saputo fare. Suoni compressi, caotici, figli del noise, dell’hardcore e del free jazz e di ascolti che spaziavano a 360° e proiettati verso un qualcosa che solo nelle mani di Brutal Truth ha dato frutti così rigogliosi. La frantumazione sonora si nutre di una furia primordiale, incontrollabile e allucinante. Esseri definitivamente superiori, nella loro verità brutale.

HALO
‘Guattari (From The West Flows Grey Ash And Pestilence)

L’Australia ci vomita addosso un duo (basso e batteria, a cui aggiungono voce devastata e devianze elettroniche e rumoristiche), che sintetizza in un disco strepitoso - quale è ‘Guattari (From The West Flows Grey Ash And Pestilence)’ - doom, ambient, noise, industrial e ossessione per i danni prolungati che le basse frequenze possono provocare. Un suono che è una sofferenza e una tortura, capace di snaturare la natura umana. Tra Dissecting Table, primi Swans, Disembowelment, Burning Witch e Godflesh. Dopo la morte e dopo il nulla che ne seguirà ci saranno solo gli Halo.

NEUROSIS
‘A Sun That Never Sets

La colonna sonora di un mondo in lento declino. Questo il sunto del settimo disco dei Neurosis, dove la band di Oakland esprime una sofferenza consapevole dei dolori passati, ma fiduciosa per un futuro meno tribolato, ancora oscuro, ma più lontano dalle tenebre. La brutalità primitiva viene in parte levigata, perchè i Neurosis scelgono di lavorare sui suoni di ciascuno strumento piuttosto che sull’impatto dell’insieme, sui particolari piuttosto che sulla pesantezza. Evocare gli spiriti, del bene e del male, per ottenere la redenzione.

TODAY IS THE DAY
‘Temple Of The Morning Star’
Per quello che è il debutto di Today Is The Day su Relapse Steve Austin mette al mondo una creatura malvagia, malata, sadica e deviata, che risponde al nome di ‘Temple Of The Morning Star’. Voci strazianti, ritmiche chirurgiche, riff dolorosi e saturi, schegge elettroniche, campionamenti deliranti e un’atmosfera di perenne disagio. I brani grondano sangue grazie a suoni marci, catastrofici, psichedelici, abrasivi, acidi, claustrofobici e, a modo loro, groovy. Corrode la mente, evoca anime di cadaveri mai sepolti e deliri notturni. Un baratro di follia e paura allo stadio terminale.

UNSANE
‘Occupational Hazard’
Reduci da un tour negli States in compagnia degli Slayer gli Unsane entrano in studio per incidere ‘Occupational Hazard’ e se ne escono con un disco (la cui produzione viene affidata al “mito vivente” Billy Anderson, già noto per aver lavorato con Swans, Neurosis, Brutal Truth, EyeHateGod, Melvins, ecc.), che in qualche modo - e non potrebbe essere diversamente - subisce una sorta di influsso “metal estremo”, il che rende il noise rock sanguinolento del terzetto di New York ancora piùdevastante. Un impatto aggressivo spaventoso. 100% follia omicida pura!

DILLINGER ESCAPE PLAN
"Ire Works"
Il lato affascinante della musica è che si può esprimere qualunque concetto o emozione nei modi più disparati. I Dillinger Escape Plan questo lo sanno benissimo, ne hanno fatto un manifesto artistico e adesso che la loro tecnica supera il limite del possibile possono divertirsi come meglio credono trattandoci quasi fossimo pupazzi.  Un disco  minimale ma totalmente invasivo che unisce il John Zorn più ispirato ai Converge come fossero dei tratti da sottolineare con una matita.  Chi credeva che con il precedente "Miss Machine" si fosse toccato l"apice probabilmente li ha sottovalutati. Siamo nelle loro mani e non ce ne siamo ancora resi conto.

HIGH ON FIRE
"Death Is This Communion"
Riff supremi, assoli intelligenti, incedere ritmico implacabile e mutevole al tempo stesso, echi di ricordi orientali che vanno a morire nella polvere del deserto californiano, ipnosi prolungate in crescendo costante, produzione esperta e finalizzata sull’obiettivo di Jack Endino e un turbinio di thrash oscuro riletto in ottica hard rock sudista con sangue sludge che scorre nelle vene, immaginario epico/mitologico in background e pura nicotina che corrode le corde vocali. Praticamente impossibile chiedere di più

GENGHIS TRON
"Board Up The House"
Postcore ? Cyber metal ? Fredda elettronica ? Bollenti riff di derivazione noise ? Calcoli matematici come per  Dillinger Escape Plan ? Visioni uniche di indecifrabili orizzonti futuri ? Nella risposta a queste domande c"èun barlume di sana consapevolezza di quello che possono, forse, suonare i Genghis Tron. Il loro caos appare studiato come nella mente di un assassino seriale ma il loro progredire a volte rovinoso a volte etereo e atmosferico è un trip che non potete assolutamente perdere. "Board Up The House" è la fine del mondo.

BURST
"Lazarus Bird"
Il trionfo dei Burst è il trionfo di un"etichetta che non ama fossilizzarsi sulle sue uscite di rilievo ma puntare sempre e comunque su nuovi detriti sonori e terroristi senza pace. Dopo avere minacciato il mondo con "Origo" gli svedesi sono tornati con un disco capace di ribaltare qualunque concezione si possa avere sul metal estremo e noi avidi fruitori di genialità in musica non abbiamo alcuna paura. Che "Lazarus Bird" compia il suo maledetto ferale compito.

KINGDOM OF SORROW
"Kingdom Of Sorrow"
Credo di non sbagliare affermando che l"importanza di questo disco non sia tanto da scovare nella qualità delle sue composizioni, più che buona ma non disarmante, quanto nel significato che un progetto del genere è in grado di trasmettere alle nuove generazioni. Jamey Jasta leader degli Hatebreed che guarda al metal come riferimento totale e complementare della sua essenza artistica. Kirk Windstein dei Crowbar non sta a guardare e semina sudicio e violenza gratuiti per il godere di chi non si spaventa dinnanzi all"ostilità è fatta musica.

Segue un"intervista rilasciata in esclusiva dal fondatore e promotion manager Jeroen Gelissen

Quando hai ascoltato per la prima volta musica metal ?
All"età di nove anni. Io e i miei amici copiavamo le cassette dei nostri fratelli e ci trovavamo Iron Maiden, Anthrax, Mucky Pup, S.O.D., Sacred Reich, Sodom, Grave, Paradise Lost, My Dying Bride e così via. Un giorno ascoltammo "I"m The Man" degli Anthrax  e decidemmo di rifarla in una sorta di playback show. Fu in quel momento che  presi coscienza che avrei ascoltato metal tutta la vita. Il primo album che ho comprato è stato "Live After Death" degli Iron Maiden. Naturalmente in cassetta perché quando avevo undici anni non c"erano ancora i cd.
Come rapporti la musica di oggi a quella che ascoltavi quando eri ragazzo ?
Le band che ascoltavo allora sono ancora quelle che ascolto oggi. Non passa giorno in cui non senta "Beneath The Remains" o "Surf Nicaragua". Cerco sempre di scoprire nuovi gruppi che superino i confini e promuovano nuovi standard. Per quello ascolto dalla musica classica al metal estremo senza alcun limite. L"inizio è spesso la fine di ogni cosa..
Quando hai cominciato a pensare di fondare una label ?
Sinceramente non ricordo di avere mai pensato qualcosa del genere anche se effettivamente ho creato io la Relapse Records eh eh...
Qual è stato il primo disco rilasciato dalla Relapse ?
E" stato un sette pollici dei Velcro Overdose intitolato "Flesh Ripping Sonic Polka". Eravamo l"inizio degli anni novanta. Sono seguiti altri sette pollici di gruppi quali General Surgery, Exit 13 e Repulsion fino al primo full lenght che è stato "Human Waste" dei Suffocation!
Come si è evoluta da allora l"etichetta ?
La Relapse è nata come label specializzata in grindcore e death metal ma la mia opinione è che sia una label che ha sempre cercato di spostare i limiti in ogni genere. Mi piace che la Relapse sia celebre come promotrice di gruppi che cercano sempre nuove forme di espressione estreme. E qualche volta, solo qualche volta, creano una piccola rivoluzione.
Sei sorpreso dal fatto che la Relapse sia ancora oggi in vita senza avere smarrito la propria identità ?
Assolutamente no, preferirei uccidermi pur di non conformarmi alle regole delle major.
Qual è stato il periodo peggiore ?
Non saprei dirlo esattamente
Quali sono i criteri con i quali scegliete le band ?
Variano enormemente. Gruppi come i Mastodon sono stati scoperti andando a vederli suonare dal vivo mentre altri hanno inviato i loro demo. In generale però l"elemento che caratterizza le nostre scelte è quello live. Posso onestamente affermare che il novanta per cento dei gruppi sono grandi dal vivo! Che facciano elettronica o death-grind cambia poco. Un"altro elemento importante è la capacità di progredire e diventare sempre più estremi.
Quali sono gli album che hanno venduto di più ?
Gruppi che hanno raggiunto uno status internazionale grazie a noi come Dillinger Escape Plan, Dying Fetus, Misery Index e Cephalic Carnage ma anche altri che sono passati a un"etichetta più grande come Mastodon o Nile.
Quali sono invece le release che ti rendono più orgoglioso ?
Direi "Xenosapian" dei Cephalic Carnage, "Leviathan" dei Mastodon e "The Red" dei Baroness
Al momento avete dei concorrenti in particolare ?
Non ho mai visto le altre etichette come concorrenti ma semplicemente altri outlet per la musica. Non fraintendermi è naturale che Nuclear Blast o Metal Blade competano con la Relapse sul mercato metal. Quello che voglio dire è che alla fine la buona musica finisce sempre per arrivare alle persone. Le etichette sono un mezzo perché il processo continui a funzionare in qualche modo.
Ci sono state decisioni difficili da prendere ?
Fino adesso no. Anche perché le faccio prendere ad altri nel caso. Io sono l"amico di tutti..
Ti è mai capitato che ti piacesse un gruppo ma allo stesso tempo ti rendessi conto che non avrebbe mai potuto funzionare ? In quel caso come ti comporti ?
Succede abbastanza spesso. Può accadere che il gruppo sia valido ma non sia coerente col profilo della label anche se in realtà siamo aperti a qualunque genere. Bisogna essere sinceri e dire le cose come stanno. Se nonostante tutti gli sforzi profusi una band non funziona è probabile che non funzionerà mai.
Cosa avete in progetto per il prossimo anno ?
Abbiamo appena firmato due gruppi europei di cui sono davvero orgoglioso che si chiamano Mumakil e Obscura. Il resto è ancora da confermare e non sono in grado di anticipare niente.
Pensi che l"audience per la musica estrema sia in aumento negli ultimi anni ?
Penso proprio di si. In quasi tutte le forme di intrattenimento puoi vedere come l"estremo attragga le persone. Che sia televisione o vita reale. Su ogni canale c"è un reality show e di anno in anno diventano sempre più estremi. D"altra parte superare i confini è un desiderio naturale. Le persone sono curiose..
Qual è la tua opinione sul file sharing ?
Gli effetti sono conosciuti un po" a tutti. L"impatto sul music business e sui guadagni degli artisti è stato enorme ma le regole della natura dicono da sempre che sopravvive chi si adatta meglio. Non necessariamente il più forte ma colui che si inserisce nel migliore dei modi nell"ambiente che lo circonda. In alcuni generi la musica è diventata un bene di consumo quasi come nei fast food. Una volta bruciato un gruppo se ne genera un altro. Per fortuna il metal è una comunità molto vasta, fatta di ragazzi giovani che continuano a comprare dischi e averne cura. Solo le etichette che sanno adattarsi sopravvivono. La resistenza porta al collasso.
Che rapporto hai con internet ?
A dire il vero non lo uso molto a parte rispondere alle email e per il mio lavoro di promozione. E" parte del mio lavoro visitare alcuni siti e tenermi aggiornato sugli strumenti più adatti per supportare le band di cui mi occupo. E" un ciclo continuo di generazioni, gruppi e generi che cambiano continuamente e da questo punto di vista internet è un grande mezzo di comunicazione.
Quali sono le differenze principali tra il mercato europeo e quello americano secondo te ?
Difficile da dire. In America ci sono più differenze nel modo di proporre e promuovere un gruppo. In Europa ogni stato è diverso ma alla fine ci sono molte similitudini tra gruppi e influenze. Alla fine sono tutti cresciuti con Iron Maiden, Slayer e Metallica. Sarebbe interessante capire come nasce il confronto  per quello che riguarda la loro relativa popolarità.
Quanto ritieni sia stata importante la vostra influenza sulla scena attuale ?
Sicuramente abbiamo avuto un"influenza ma non saprei quantificarla e dipende comunque sempre dai gruppi. Gli Origin per esempio hanno settato nuovi standard per la rapidità esecutiva mentre i Dillinger Escape Plan hanno scritto le regole del math core band di oggi.