-Core
OvO
Italia
Pubblicato il 07/06/2011 da Federica Rocchi
Com'è mutata l'interazione artistica con Stefania dopo tutti questi anni?
Mi piace questo incipit anch’io non amo i preamboli. Gli OvO sono una famiglia, forse suona retorico ma io e Stefania eravamo una coppia davvero. Le storie si evolvono, a volte finiscono a volte continuano in altro modo. Impari a conoscere la persona con cui stai suonando ne temi i difetti e cerchi di esaltarne i pregi. Nella maggior parte dei casi i mutamenti si percepiscono meglio dall’esterno che dall’interno. Siamo un equilibrio dinamico ma solido. Molto solido.
Come collocheresti stilisticamente 'Cor Cordium' nella vostra discografia? Secondo te è più legato a qualche album in particolare?
Fai strane ed interessanti domande. Cor Cordium è legato al precedente 'Crocevia' e segna l’apice della terza fase degli OvO, quella con i dischi registrati bene, quella della forma canzone. Ogni nostra fase è stata di due dischi: la prima era quella dell’improvvisazione lofi e la seconda quella della presa di coscienza del duo, dei live travolgenti e degli album 'vorremmo farli bene ma non abbiamo il budget a sufficenza'. Penso che col prossimo si aprirà una quarta fase, ma è presto per pensarci.
In quale lasso di tempo è stato composto e registrato 'Cor Cordium'?
Un paio di pezzi si sono presentati alla nostra porta prima delle registrazioni. Li abbiamo accolti volentieri ma tutti gli altri sono nati in studio così come volevamo. Abbiamo voluto evitare l’errore della suddetta fase due, ovvero avere dei pezzi travolgenti dal vivo ma difficili da rendere in studio per motivi tecnici (gli OvO sono un gruppo eterodosso, che prova interesse nelle cose soprattutto quando, sulla carta, sono 'sbagliate'). Quindi tutte le canzoni sono nate in studio durante i cinque giorni di registrazione e poi sono state riadattate ai live. Se qualcuno si stupisce paragonando i nostri cinque giorni di registrazione con i mesi di tanti altri gruppi, posso solo dire che probabilmente questi altri gruppi sono molto ricchi. Noi no. In fin dei conti i Black Sabbath hanno registrato 'Volume IV' in tre giorni e senza Pro Tools. Per non dire di molti classici del jazz registrati in una notte.
A quali album vi siete ispirati a livello di produzione e mixaggio?
Sono sincero se ti dico nessuno. Volevamo avere un disco hifi e che avesse un suono quasi pop, con la voce un po’ più avanti. Ovviamente per quanto possano suonare pop gli OvO. Immagino quindi che il fonico (il mai troppo osannato Ivan Rossi) avesse un suono in mente, ma non ti saprei dire quale.
In questi anni è cambiato il vostro approccio compositivo oppure vi muovete sostanzialmente nello stesso modo?
Riprendendo il discorso delle tre fasi, i primi dischi erano improvvisazione totale con altri membri oltre a me e Stefania. Nei due album successivi suonavamo pezzi già molto rodati dal vivo. Gli ultimi due invece sono composti in studio. Tre metodi piuttosto diversi.
Vuoi presentare 'Cor Cordium' ai nostri lettori con un breve track by track?
'Lungo Computo' è una cavalcata di ispirazione classic metal con la quale probabilmente ci siamo alienati le simpatie proprio di quella fascia di pubblico che si è sentita attaccata sul proprio sacro terreno. 'Nosferatu' è nata per una sonorizzazione dell’omonimo film di Murnau, la scena in cui il Vampiro appare sulla carrozza e porta il povero Hutter al castello a velocità folle. 'Marie' è una ninna nanna malvagia. 'Penumbra Y Caos' è un pezzo di cui sono particolarmente contento, lo volevo esattamente così, un rockettone trascinante interrotto da una lunga parentesi rumoristica per poi riprendere appena accennato alla fine. 'Orcus' è un classico noiserock che pereograve; chiude a sorpresa con un blastone. 'Smelling Death Around' è il brano più riflessivo nonché la colonna dell’album tanto che forse non lo riproporremo nemmeno dal vivo, proprio perché identifica un mood da studio. Su 'Catacombecatombe' preferisco tenere il segreto. 'La Bestia' è un divertissement, quando Stefania ha registrato la voce noi non potevamo vederla ed il risultato è l'effetto assurdo che potete sentire. Solo dopo ci ha detto di essersi messa del nastro adesivo sulla bocca. 'The Owls Are Not What They Look Like' è un altro pezzo di mood totalmente da studio. 'Twin Peaks' è ambientato in Africa. Infine 'In Ogni Caso Nessun Rimorso' è una canzone che avevamo già in scaletta dal vivo (uno dei due composti prima di entrare in studio) e riprende un po’ l’andamento iniziale del disco.
Quale strumentazione è stata utilizzata per registrare l'album?
Il SEM studio di Lari ha un’ottima dotazione di microfoni sia vintage sia nuovi ed Ivan Rossi ne ha portati altri, tutto l’outboard, il suo inseparabile mixer digitale e il suo imprescindibile Pro Tools HD (che ci vuoi fare, ha le sue ideeehellip;). Un bel cambiamento rispetto alla bobina di 'Crocevia'. Noi usavamo i nostri strumenti, in più Xabier Iriondo ci ha prestato un paio di sintetizzatori cosa per la quale ha la nostra gratitudine.
La citazione di Percy B. Shelley vuole essere uno sguardo al passato oppure è ancora il miglior modo possibile di rappresentare un certo tipo di messaggio?
Nessuno dei due, era solo un veicolo per arrivare al cuore ed affrontare l’argomento da un punto di vista che non facesse rima con amore ma con hardcore.
In percentuale quanto pesa la componente oscura nella vostra musica? C'è una via di uscita o di speranza?
Mi piace sempre sottolineare come molti musicisti che praticano i territori oscuri siano persone molto affabili e solari. Vuoi il male? Cerca nelle vite di James Brown, di Little Richards, di chi ha fatto musica pop e ha fatto star bene la gente. A parte questo esiste il male, esiste il bene ed esistono infinite sfumature in mezzo. Non siamo così stupidi da negarlo.
Splatter e gore fanno parte del vostro immaginario da tempo? Da dove nasce la passione per questi generi?
Nonostante tutto, non riusciamo a fare a meno di amare questi sottogeneri. Proprio di recente, durante un day off in Irlanda, ci siamo rivisti coi nostri amici di Dublino 'Il Ritorno Dei Morti Viventi' che classico! E ci hanno fatto vedere una chicca più recente 'Zombie Transfusions'. E’ più forte di noi.
Quali sono i progetti italiani che ti hanno entusiasmato maggiormente di recente?
Mombu e Zeus! senza dubbio.
Penombra e caos sono sufficienti a descrivere la vostra proposta?
Ci vanno molto vicini.
OvO
From Italia

Discography
2001 - Assassine
2002 - Vae Victis
2004 - Cicatrici
2006 - Miastenia
2008 - Crocevia
2011 - Cor Cordium
2013 - Abisso
2016 - Creatura
2020 -Miasma
2022 - Ignoto