-Core
The Night Flight Orchestra
Svezia
Pubblicato il 09/09/2021 da Lorenzo Becciani

Ormai siete abituati a fare tante interviste e immagino che anche stavolta l’impegno a livello promozionale sia consistente.
Sì, le interviste sono tante ma è sempre eccitante parlare della propria musica. Soprattutto in un periodo in cui possiamo solo pubblicare album. ‘Aeromantic II’ è un modo per mettersi alle spalle un anno e mezzo piuttosto disastroso. 

Avevate pianificato l’uscita di un secondo capitolo fin dall’inizio?
In realtà no. Non pianifichiamo mai nulla a lunga distanza. Cerchiamo sempre di essere spontanei e fare quello che ci piace. Quando abbiamo una manciata di canzoni pronte e pensiamo che possano stare bene insieme, cominciamo a dare corpo all’album. ‘Aeromantic II’ si basa più o meno sullo stesso tema del suo predecessore e quindi abbiamo mantenuto il titolo.

State pensando ad un terzo capitolo? 
No, per il prossimo album faremo qualcosa di diverso. Ogni pezzo che scriviamo deve trovare il posto giusto. Per esempio ‘Dead of Winter’, che abbiamo registrato all’epoca di ‘Amber Galactic’ è finito su ‘Aeromantic’. 

Quando Nuclear Blast annuncia un nuovo lavoro dei Night Flight Orchestra si parla sempre di decollo e quindi è lecito domandarsi dove si stia dirigendo la navicella? 
Non lo sappiamo nemmeno noi. Ci facciamo guidare dall’istinto e siamo i primi a sorprenderci. Ogni album rappresenta qualcosa di nuovo e se non trovassimo più divertente il processo creativo, allora non avremmo alcun problema a scioglierci. 
 
Che differenze ci sono con i lavori precedenti?
A livello musicale e lirico è difficile dirlo perché il songwriting è sempre un processo inconsapevole per me. Mi ispiro ad altra muisica oppure certe letture e cerco di scrivere pezzi positivi. ‘Aeromantic II’ vuole essere una reazione al periodo estremamente deprimente che abbiamo vissuto e che per certi versi stiamo ancora vivendo. Ci sono dei passaggi più dark ma l’atmosfera generale è solare. Siamo frustrati dall’impossibilità di andare in tour ma cerchiamo di non pensarci. 
 
In termini chitarristici ho notato un groove molto più marcato.
Per registrare le parti di chitarra di ‘Aeromantic II’ mi sono ispirato più che altro a Nile Rodgers.  Rispetto all’album precedente abbiamo cercato di sviluppare una componente funky ancora più marcata e modificare leggermente il suono di batteria. 

In fase di presentazione avete dichiarato che ‘How Long’ è come ascoltare i Deep Purple degli anni ‘90 dopo essersi fatti di cocaina.  
É un pezzo in cui esprimiamo tutto il nostro amore per l’arena rock degli anni ‘90. Mi piace il senso di disperazione che c’è in tanti pezzi d’amore e l’entusiasmo contagioso che si percepiva a certi festival.  

Un’altra canzone spettacolare è senza dubbio ‘White Jeans’. 
L’ha scritta Speed e si basa su un vecchio riff. É uno scherzo tra lui e Sharlee D’Angelo. 

A questo punto dovrete indossare tutti dei jeans bianchi attillati e suonarla in stile Turbonegro..
Ahahah… non è un problema per noi. In giro ci sono tante band che fanno retro-rock e scimmiottano le icone degli anni ‘70 e ‘80 ma sono troppo indulgenti e pulite. Pensano troppo a quello che fanno mentre noi sistemiamo gli amplificatori e qualche microfono e cominciamo a suonare. 

Cosa ascolti in privato?
Tanta musica jazz e black metal. I Bloodbath sono una delle mie band preferite. Di recente ho apprezzato anche i nuovi dischi di Necrophobic e King Crimson. Tanta musica di oggi è noiosa. Leggo le riviste per tenermi aggiornato ma dopo pochi secondi che ascolto un album capisco già dove andrà a parare la band. Mi piace tutto quello che non è scontato. 
 
Quindi sei contento che Nick Holmes sia entrato nei Bloodbath..
Assolutamente sì! ‘Grand Morbid Funeral’ è un album fantastico!

(parole di David Andersson) 

The Night Flight Orchestra
From Svezia

Discography
Internal Affairs (2012)
Skyline Whispers (2015)
Amber Galactic (2017)
Sometimes The World Ain't Enough (2018)
Aeromantic (2020)
Aeromantic II (2021)