-Core
Vesssna
Russia
Pubblicato il 09/05/2021 da Lorenzo Becciani

Com'è nato il progetto? Qual era la visione quando hai iniziato?
L'idea di creare un progetto col mio nome è nata tanti anni fa, quando ho capito che la mia vecchia band Fright Night non sarebbe durata a lungo. Però stavo studiando e non avevo né la forza né i soldi per registrare quindi ho scritto canzoni tristi nel tempo libero. Inizialmente non volevo suonare lo stesso stile ovvero gothic metal. Volevo qualcosa di più alternativo e commerciale, ma poi ho capito che sono questa. È il mio stile, la mia visione della musica. Mi piacciono troppo le strutture complesse e oscure. Non potrei negarlo anche se volessi diventare famosa. 

Quando è nata la passione per gothic metal e dark rock? 
Quando avevo diciassette anni, dopo aver seguito per anni la musica alternative, il grunge e l'heavy metal. Ho suonato in un paio di punk-metal band al femminile ma sono durate poche. A quel punto ho deciso di aprire seriamente la mia mente e cercare una band sullo stile doom metal o gothic. Nella prima doom band ero solo la chitarrista ma poi ho cominciato a scrivere canzoni e non solo assoli. Non riuscendo a trovare una cantante ho deciso di provare ma non avendo esperienza le mie parti erano molto differenti da adesso. Sicuramente piu' vicine al post-punk. Ho studiato molto per avvicinarmi all'estetica che amavo anche se il gothic metal è un modo molto convenzionale di definire certa musica. Ascolto vari generi e ognuno di questi ha avuto un'influenza su di me. Questo è il motivo per cui in tanti recensioni è stato sottolineato come nelle canzoni non ci siano i soliti clichè del genere. 

Quali sono le tue influenze maggiori?
Il mio gruppo preferito sono i Diorama. Poi i Flowing Tears, anche se purtroppo non esistono piu'. Tutto è fantastico di loro. Le registrazioni, le canzoni e le voci. Mi piacciono anche i Madder Mortem. Hanno grande energia e un'eccellente presenza sul palco. 

Perché hai deciso di ristampare 'Almost A Saint'? 
Per tutti quei fan che mi torturavano chiedendomi dei cd e per potere promuovere meglio il progetto. Spero che i confini vengano riaperti presto e non vedo l'ora di suonare all'estero. Così non saremo a mani vuote quando ci esibiremo in paesi nuovi. 

Hai cambiato niente della release originaria?
Abbiamo aggiunto l'EP all'album in modo che i fan avessero tutte le canzoni pubblicate al momento. 

Quali sono i tuoi ricordi piu' belli di quelle sessioni di registrazioni?
Molto è legato a quando abbiamo registrato le parti di batteria. Vedere le canzoni che prendevano forma è stato fantastico. Mi piace lavorare con Andrey Ishchenko, è il vecchio batterista degli Arkona e probabilmente il migliore drummer in Russia. Ma non avrei lavorato con lui se non fosse anche una grande persona. Ci sono pure tante piccole emozioni che mi hanno dato forza durante il processo. Ricordo per esempio quando abbiamo registrato una melodia complicata di chitarra acustica per 'You Can't Leave You Can't Stay'. L'ho provata notte e giorno ed alla fine è venuta bene. Su 'Doom', un membro degli Stillife ha suonato il violino e sono stata molto felice della collaborazione perchè è una delle mie band preferite. Ogni giorno ho percepito che stavamo costruendo qualcosa di importante e che non stavamo perdendo tempo invano. 

Che tipo di sound volevi ottenere? 
Non abbiamo seguito template particolari. Il nostro ingegnere del suono ascolta rock e lavora principalmente con artisti pop e rap. Questo non gli ha impedito di essere molto versatile nella strumentazione, nella ricerca del suono giusto di chitarra e poi nella masterizzazione. Lavoriamo insieme da tempo e le sue capacità migliorano di anno in anno. Per me la priorità era ottenere un suono chiaro in cui tutti gli strumenti fossero facilmente udibili a dispetto della complessità di certi arrangiamenti. Ero presente durante il mixaggio e siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo. Mi piace il suono di chitarra heavy ma anche leggibile. Adesso vanno di moda i suoni compressi fino al limite. Avendo due chitarristi abbiamo registrato quattro tracce di chitarra per ogni canzone e le abbiamo allineate solo in casi estremi. L'unico aspetto che vorrei migliorare riguarda la mia voce.  Vorrei che fosse piu' legata al resto della strumentazione e magari usare meno riverbero. 

Prova adesso a recensire la title track e 'Let Myself Break Down'..
La title track ricorda un po' i Lacrimas Profundere. Musicalmente è molto delicata anche se le liriche sono abbastanza filosofiche. L'ho scritta nel 2011, parzialmente influenzata dall'opera di Truman Capote. Uno dei miei amici ha visto un parallelo con la protagonista di questa storia triste. Si tratta di una persona vissuta, che si lamenta in continuazione di tutti i suoi fallimenti. Tutto attorno a lei è sbagliato. E' facile soccombere con un mood del genere, perdere i propri amici, le persone che si amano e le nuove opportunità. A quel punto tutto diventa un rimpianto. Il secondo testo invece è nato quando avevo diciannove anni, anche se ho cambiato qualche parte. Ci sono un sacco di metafore e non posso spiegare esattamente cosa significa. Comunque riguarda l'incapacità di resistere al male ed alla crudeltà del mondo. È una sorta di poesia e musicalmente il pezzo è fortemente influenzato dagli Anathema. Tra l'altro sono le ultime due canzoni che ho completato per l'album. Questo è, almeno in apparenza, il motivo per cui sono nate in modo così veloce ed estenuante. Volevo che fosse finito tutto il prima possibile. 

Cosa intendi trasmettere in generale con le liriche? 
Sono pensieri e sentimenti. Le canzoni che parlano di relazioni sono probabilmente le piu' tristi. Un paio di canzoni seguono un immaginario di fiaba ma sempre nel senso di un dramma gotico. Non parlo di politica e non cerco di incoraggiare nessuno a fare qualcosa. 

Stai lavorando ad un nuovo full lenght? Quali sono i tuoi piani per i prossimi mesi? 
Mi sto dedicando al massimo alle registrazioni del nuovo album. Abbiamo appena iniziato a registrare le parti vocali e gli strumenti sono già tutti registrati. Mi auguro che sia finito per la fine dell'estate o l'autunno. Stiamo anche lavorando alla sceneggiatura del nuovo video. 

Come hai conosciuto Marina Scherba? Che rapporto avete? 
Ci siamo conosciute quattordici anni fa ad una serata gothic dove entrambe ci siamo esibite con le nostre diverse band. Marina è come una sorella per me. Suonava le tastiere nei Fright Night e insieme abbiamo anche un altro progetto da studio, Mea Vita, in cui lei canta e scrive quasi tutto il materiale. Mi ha aiutato anche a scrivere le parti di tastiera per i Vesssna, anche se non ha ancora suonato dal vivo con noi. 

Hai mai pensato di recitare o fare la modella?
Sì, soprattutto quando ero piu' giovane ma la musica e gli studi occupavano tutto il mio tempo. Poi ho capito che non avrei potuto. Essere un'attrice o una modella significa essere chiamate ed essere scelte. Preferisco guidare tutto da me. Quando giro i video tutto è costruito attorno alla mia immagine e scelgo come vestirmi, truccarmi e con chi cooperare. La stessa cosa vale per i set fotografici. 

Quanto è importante l'immagine per te? Dove compri i vestiti? 
Credo lo sia per ogni musicista, specialmente se suoni gothic o qualcosa di simile, invece che punk o indie. Un conto però sono le photo session oppure i concerti ed un conto la vita reale. Una persona deve aderire al proprio stile ed a quello che è vicino alla sua anima e corrisponde alle proprie attività. Grazie a Dio non lavoro in un ufficio e non devo seguire due standard diversi. Posso indossare jeans strappati e avere un certo tipo di trucco tutti i giorni. Mi piacciono i gioielli ed i vestiti ma i prezzi sono molto alti quindi compro spesso ai mercatini oppure da qualche artigiano. 

Puoi suggerirci qualche altra band russa di valore? 
Vi consiglio di ascoltare i miei amici Inner Missing ma anche Tantal, Stillife, Cyber Snake. 

 

Vesssna
From Russia

Discography
Almost A Saint - 2018