-Core
Oceans
Austria
Pubblicato il 08/05/2021 da Lorenzo Becciani


Prima di tutto vorrei sapere se siete rimasti soddisfatti del feedback ricevuto con 'The Sun And The Cold'.. 
Le recensioni sono state ottime e mi hanno anche sorpreso per certi versi perché non mi aspettavo un'accoglienza del genere. Addirittura Blabbermouth ha parlato di “next big thing” e quindi non possiamo che essere felici. Siamo stati fortunati ad andare in tour con Lord Of The Lost e Nailed To Obscurity, poco prima che scattasse l'emergenza sanitaria, e questo ci ha permesso di recuperare buona parte dei soldi investiti nel disco grazie al merchandising. Non saprei dirti esattamente quante copie del disco abbiamo venduto ma direi che siamo soprattutto una streaming band. 

La vostra visione si è rafforzata dopo l'uscita del debutto? 
A differenza di tante altre band, il cui primo album è molto diverso dai seguenti perché realizzato quando stavano ancora sperimentando, abbiamo impiegato tanto tempo a definire il nostro suono alla perfezione. Quindi la risposta dovrebbe essere no. Però devo anche ammettere di essere migliorato molto come cantante. Ho iniziato a cantare pulito da poco e ascoltando queste nuove canzoni si sentono dei progressi. In ogni caso tre delle quattro canzoni presenti sull'EP risalgono alle sessioni dell'album e quindi non sono molto rappresentative di quello che stiamo diventando. Scriviamo musica in continuazione e siamo già a buon punto nella lavorazione del secondo full lenght. Proprio mentre promuoviamo l'EP stiamo selezionando una decina di canzoni da produrre su ventiquattro sostanzialmente pronte. 

Perchè avete deciso di pubblicare un EP e non direttamente un nuovo full lenght?
I motivi sono principalmente due. Il primo è che volevamo raccogliere fondi per The Oceans In Your Mind, una organizzazione fondata da Raphael Funck che si occupa di prestare assistenza ai malati di mente e di dare informazioni a chiunque soffra di disturbi mentali. Il secondo è che in questo modo abbiamo potuto prenderci più tempo per completare al meglio il nuovo full lenght. Una volta deciso di pubblicare l'EP abbiamo cercato di renderlo più interessanti con collaborazioni come quella con  Andy Dörner dei Caliban. 

Nel corso della prima intervista avevamo parlato molto dei Korn. Adesso che 'We Are Nøt Okay' è fuori è inevitabile percepire un'influenza notevole, soprattutto nella title track... 
Non posso farci niente. Mi viene naturale. Pensa che quando ho registrato il primo demo con clean vocals assomigliavo ancora di più a Jonathan Davis. Semplicemente perché non sapendo come cantare cercavo di imitare chi mi piaceva di più. Succede ancora, sebbene in maniera inconscia, e posso dirti che da 'Scars' in poi, tutte le volte che abbiamo pubblicato un singolo su YouTube, c'è sempre stato qualcuno che ha commentato con paragoni tra la mia voce e quella di Jonathan Davis. Quello di Korn: Monumental è stato il primo concerto in streaming di cui ho acquistato il biglietto.

Come si sono svolte le registrazioni?
Ho fatto quasi tutto nel mio studio, tranne la batteria che è stata registrata nello studio di Jacob. L'EP è stato prodotto da Chris degli Annisokay che è riuscito a spingere le canzoni su un livello superiore. Gli siamo molto grati. 

Quanto pensi sia importante che i musicisti affrontino argomenti delicati come la sanità mentale?
Credo che sia importante che tutte le persone famose che hanno sofferto di disturbi mentali ne parlino apertamente. Il loro contributo può essere di vitale importanza. In generale trovo che i musicisti debbano essere consapevoli del loro ruolo nei confronti degli adolescenti quando postano qualcosa sui social. Troppe persone, ancora oggi, si ritrovano improvvisamente negli abissi e una volta intrapresa la battaglia è molto duro affrontarla. 

(parole di Timo Rotten) 

Oceans
From Austria

Discography
The Sun And The Cold - 2020
Hell Is Where The Heart Is - 2022