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Kiberspassk
Russia
Pubblicato il 20/04/2021 da Lorenzo Becciani

Com’è vivere in Siberia?
La Siberia si differenzia dalle altre regioni della Russia. La vita è più misurata qui. Abbiamo un territorio vasto con poca densità abitativa in confronto ad altre parti della Russia Europea. Il clima poi è davvero duro: inverni molto freddi e lunghi e estati afose. Io vivo nella piccola cittadina di Kalachinsk, vicina al confine col Kazakhstan. É un luogo molto tranquillo e pacifico e ciò è molto importante per me perché non amo le grandi città rumorose ed a ritmi elevati. Qui c’è solo la Natura, un sacco di aree non popolate dove non ci sono persone o edifici. Posso facilmente isolarmi da tutto e questo mi trasmette una sensazione speciale di libertà interiore. Inoltre abbiamo un enorme cielo infinito. Vivendo nella steppa, non essendoci montagne e non essendoci grandi edifici a Kalachinsk, possiamo vedere il cielo da un orizzonte all’altro. Sarebbe impossibile in una grande città e ciò influenza la mentalità delle persone che ci vivono. 

Sei in contatto con altre band o musicisti?  
Sì, ho amici musicisti. Ho un’altra band, i Nytt Land, con cui suono in tour e collaboro con altri artisti da diversi anni. Sono principalmente band metal e folk. Siamo amici con i Korpiklaani e Jonne Järvelä e Tuomas Rounakari hanno suonato sui nostri album. Abbiamo suonato tante volte anche con gli Arkona. Ai festival conosciamo tanti musicisti interessanti e cerchiamo di rimanere in contatto. 

Perché hai scelto Baba Yaga come soprannome? Qual è il tuo vero nome?
È uno dei personaggi più controversi e popolari della mitologia russa. Baba Yaga è spesso percepita come una persona negativa, ma non è così semplice. Si trova in tante storie ed è una guida tra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti. É la personificazione della dea Marena. Il mio vero nome è Natasha Pakhalenko. 

Come è nata l’idea di un progetto industrial/electro dalle forti tinte folk?  
Avevo un sacco di tempo libero. A parte gli scherzi, ho sempre voluto proporre qualcosa in russo. Il folklore russo e siberiano è molto specifico. Nei Nytt Land lavoriamo con il folklore scandinavo e, più recentemente, col Khanty. Sia io che mio marito siamo storici e ci piace analizzare le fonti storiche. Attraverso la nostra musica vogliamo dare nuova vita a testi antichi e leggende. Ci affidiamo allo studio delle tradizioni dei popoli per ricreare il suono vicino a quello tradizionale. Con Kiberspassk sono andata oltre i fatti e mi sono immersa nel mondo delle fiabe e degli esperimenti. Volevo unire folklore e modernità. Non ho mai lavorato con tali stili di musica prima d'ora, è un'esperienza insolita per me. Ero curiosa di sapere come il folklore russo si sarebbe adattato al suono elettronico aggressivo.

Quali sono le tue influenze più importanti in ambito industrial/electro? 
Non sono molto familiare con la scena industrial e quindi cerco ispirazione in altre aree, ma sono una grande fan dei Rammstein. La musica tedesca in generale è molto interessante e la lingua tedesca è parecchio ritmica. Ogni lingua ha le sue caratteristiche, il suo ritmo e la sua melodia. Questo influenza molto la musica e la percezione che abbiamo di essa. La fonetica e la produzione del suono creano un’atmosfera speciale. Mi piace molto anche Björk. Fa una musica davvero inusuale ed il suo sound è permeato dallo spirito islandese. 

Quali album ti hanno ispirata a scrivere e produrre musica? 
1) Rammstein – Herzeleit 
2) Queen - A Night at the Opera
3) Oomph – Monster
4) Johnny Cash – American IV

Quando hai cominciato a comporre il materiale per ‘See Bear’? Hai fatto tutto da sola o ti sei avvalsa dell’aiuto di altri membri?
Ho lavorato al materiale di ‘See Bear’ per tanti anni. Ho sperimentato a lungo, cercando un concept, ma avevo poco tempo per dedicarmi al progetto perché io e mio marito eravamo costantemente impegnati con i Nytt Land. Inoltre, per molto tempo non ho preso in seria considerazione Kiberspassk. L’altro anno però, quando i festival ed i concerti hanno iniziato ad essere cancellati, mi sono ritrovata con tanto tempo a disposizione. Ho scritto tutto da me. Questo è il mio outlet personale, dove posso gettare tutto il caos che c’è nella mia testa. Per il momento non coinvolgo nessuno nella parte creativa. Magari in futuro non sarà così. In ogni caso mio marito Anatoly ha avuto senza dubbio una grande influenza. Senza il suo supporto, ‘See Bear’ non avrebbe visto la luce. 

Qual è il concept che si cela dietro a ‘See Bear’?  
È una canzone che parla della mia terra natia. Una canzone sulla bellezza incontaminata e la grandezza della Siberia. Sono molto ispirata dalla pura natura siberiana, dalle distese infinite e dall’enorme cielo blu. Sono felice di avere mostrato la nostra Siberia così come la amiamo.

La tua musica e le tue performance sembrano molto ritualistiche. Qual è il tuo credo religioso? 
Amo le scienze storiche e guardo la mitologia e le religioni dal punto di vista scientifico. Quando consideri i fatti e cerchi relazioni causa-effetto, percepisci il concetto di religione in modo completamente diverso. Non mi classifico in nessuna delle religioni che conosco. Ho le mie convinzioni. Credo che il potere divino sia nella Natura e nelle sue leggi. Non sto cercando di personificare questo potere. 

Come sei entrata in contatto con Out Of Line? Quali sono le tue band preferite nel loro catalogo? 
Quando l’album era finito, non sapevo assolutamente cosa fare. Anatoly mi ha convinta a spedire i demo a Out Of Line e, dopo una breve negoziazione il disco è stato accettato. Mi piacciono molto Blutengel e Rummelsnuff. 
 
Adoro il video di ‘See Bear’! Dove l’hai girato? Com’è stata l’esperienza? 
Le riprese sono state effettuate nella Siberia Occidentale, in diversi posti e villaggi della taiga. La parte principale è stata effettuata vicino alla mia cittadina. Era molto freddo perché abbiamo girato a Gennaio. In quel periodo le temperature vanno anche a meno quaranta gradi quindi abbiamo aspettato il giorno giusto ovvero che fosse al massimo a meno quindici gradi. In tale clima, stare con i piedi nella neve, nel mezzo di un campo, col vento che tira fortissimo e vestita a malapena non è molto divertente. Un giorno poi il furgone si è rotto e siamo rimasti bloccati a venti miglia dalla città. Mi sono detta che non avrei più filmato niente in Inverno, ma qualche giorno dopo abbiamo terminato le riprese. 

Cosa puoi dirci invece dei videoclip di ‘Kikimora’ e ‘Derevna’? La visione è stata un po’ differente?
Intanto li abbiamo girati in Estate. È stato tutto più facile rispetto a ‘See Bear’. Abbiamo girato il video di ‘Derevna’ in numerosi villaggi, compreso Kiberspassk. Volevamo catturare l’attenzione sul problema dei villaggi che stanno morendo.  Un lavoro piuttosto grottesco. Volevamo fare qualcosa di selvaggio e folle ed è stato divertente. ‘Kikimora’ è dedicata ad un personaggio delle fiabe russe. Ci è voluto molto tempo per creare lo staff. In quel momento, tutti erano in isolamento, quindi abbiamo dovuto fare quasi tutto da noi. Ho realizzato i costumi, le maschere e la testa di Kikimora con le mie mani. È stata un'esperienza interessante. Volevamo trasmettere una sorta di misticismo delle fiabe russe e rivelare l'ipostasi della Kikimora. In diverse fiabe, questo personaggio viene rivelato in modi diversi. L'idea è nata mentre eravamo in vacanza con i nostri amici nel villaggio. Hanno una vecchia vasca in ghisa nel loro cortile. Non ho idea da dove provenga, perché questa vecchia casa non aveva il bagno. Appena l'ho vista ho detto: "Dobbiamo girare un video da questo bagno". Nostro figlio Yuri ha gentilmente accettato di prendere parte alle riprese e ha affrontato perfettamente il suo compito. Non tutti i bambini vorrebbero correre nei boschi ai videogiochi con una testa di mostro di gesso tra le mani. 

Irina e Olesya fanno parte della live band? Che tipo di show dobbiamo aspettarci da Kiberspassk?
Sì, fanno parte della band. Sono delle coreografe professioniste. Al momento stiamo programmando gli show quindi non posso aggiungere altro.

Sei molto bella ed il tuo look è spaventoso e spettacolare! Quanto è importante il look per te? Dove compri vestiti e maschere?
L’immagine è molto importante per un’artista. Dipende da come percepisce sé stessa e da come viene percepita dal pubblico. Trovo che sia molto importante anche per l’immersione nell’atmosfera. Con l’aiuto della componente visuale, è possibile enfatizzare alcuni lati della propria creatività. Alcune cose le compro nei vestiti gothic mentre altre le faccio per conto mio. Ho costruito le maschere da sola per esempio, basandomi su dei gessi. É stato bello realizzarle perché seguono completamente le linee della faccia. Ho anche realizzato il kokoshniki  da sola. 
 
Ti lascio le ultime parole. Cosa vuoi dire ai fan italiani?
Di leggere le fiabe ed ascoltare Kiberspassk!
 
(parole di Baba Yaga)  

Kiberspassk
From Russia

Discography
See Bear - 2021
Smorodina - 2023