-Core
Obstruktion
Svezia
Pubblicato il 13/04/2021 da Lorenzo Becciani

Come è nata la band? 
(Jonas) Sai come succede… un ragazzo incontra un altro ragazzo ad uno show nella propria città e cominciano a parlare, scoprendo di avere gli stessi gusti in termini musicali e di visione. Gli anni passano e ad un certo punto la luna e le stelle si allineano con i giusti pianeti e quei ragazzi cominciano a scrivere musica assieme. 

Qual era la vostra visione iniziale? Quanto sono cambiati gli obietti adesso che ‘Monarchs Of Decay’ è fuori?
(Mattias) Le mie ambizioni erano quelle di pubblicare musica heavy in onore delle vibrazioni che mi trasmetteva la musica aggressiva quando ero più piccolo. La missione non è cambiata. 
(Jonas) Condividiamo la medesima visione. Musica heavy con vibrazioni che ci fanno eccitare.  

Quando avete cominciato a scrivere materiale? É stato un processo complicato? 
(Mattias) L’intero album è stato scritto nel giro di due mesi nell’autunno-inverno del 2019. Rispetto a tutti gli altri dischi su cui avevo suonato in passato, questo è stato sicuramente il più divertente. 
(Jonas) E’ stato tutto molto semplice. Abbiamo condiviso tutto fin dall’inizio quindi non ci sono stati problemi. 

Dove si sono svolte le registrazioni? Che tipo di sound volevate ottenere? 
(Mattias) L’album è stato registrato, mixato e masterizzato dal nostro vecchio amico Gustav Brunn al Gula Studion di Malmö. Volevamo che l’album suonasse il più potente possibile ma anche che avesse un sound organico e siamo molto soddisfatti del risultato. 

A cosa vi siete ispirati in termini di chitarre e batteria?  
(Mattias) Per quanto riguarda la batteria volevo un sound molto spazioso e organico. Per le chitarre invece ero aperto a più direzioni e Gustav ha suggerito di rivolgerci a Ragnar Östberg e devo dire che aveva ragione al cento per cento. É stato fantastico!
 
Qual è la title-track dell’album? Non necessariamente la migliore ma quella che ha influenzato in maniera determinante il processo..  
(Mattias) ‘Driven By Hate’ è nata in maniera spontanea anche se non rappresenta quella che era la mia idea iniziale, però è qualcosa che è venuto fuori in modo istantaneo mi ha permesso di aprire altre porte. Detto questo, ‘End Of Days’ è stata la prima traccia completata per l’album e per questo è la traccia chiave e la amo. Altrimenti direi ‘Theatre Of Savagery’, che abbiamo scritto per essere un’opener e setta gli standard per tutto il resto dell’ascolto. 
(Jonas) E’ una domanda difficile. Dovendo scegliere direi ‘Within These Walls’, che parla di una capitolo della mia vita che avevo bisogno di chiudere. E’ un pezzo che significa molto per me e amo com’è venuto fuori il testo. Anche se l’album è stato scritto in un paio di mesi, quelle liriche mi giravano in testa da anni.
 
Di cosa parlano ‘Hopeless Path’ e ‘Blackened Skies’?
(Mattias) Dal punto di vista lirico l’album è costruito attorno ad un concept sulla violenza che caratterizza la nostra cultura e sulla nostra incapacità di rompere questo ciclo. Anche queste due tracce non fanno eccezioni. Il futuro sembra sempre peggiore dalla mia prospettiva. 
(Jonas) Ho sempre avuto una mentalità distopica per quanto riguarda il genere umano e come sta trattando l’ambiente in cui vive. Le persone pagheranno prima o poi per il loro modo di vita distruttivo. 
 
Meglio l’hardcore europeo o quello americano?
(Mattias) Ci sono un sacco di band interessanti in entrambi i movimenti. É indiscutibile il fatto che la scena hardcore ed in generale la comunità DIY europea abbiano un’infrastruttura che non si possa trovare da nessun’altra parte del mondo. 
(Jonas) Non credo sia una gara. Ci sono grandiose band americane e superbe band anche in Europa. Non dimenticherei nemmeno quelle asiatiche o del Sud America. 

Quali sono i tre migliori album hardcore svedesi di tutti i tempi?
(Mattias) ‘Songs To Fan The Flames Of Discontent’ dei Refused, ‘Teg’ dei Final Exit’ e ‘Friction Maybe’ dei Breach.
(Jonas) ‘Teg’ dei Final Exit’, ‘Kissed By The Misanthrope’ dei Nine e  ‘Scandinavian Hardcore Insanity’ degli Hårda Tider. 

E invece le migliori underground band del momento? 
(Mattias) Nekrosity, Gamla Pengar e Sweven sono davvero spettacolari. Sto anche ascoltando un sacco il nuovo disco degli Horndal in questo momento.
(Jonas) Blood Sermon, Outstand e Sidestep. 

Che tipo di show dobbiamo aspettarci dagli Obstruktion?
(Jonas) Vi faremo sudare e incazzare e, quando l’adrenalina comincerà a salire, vi vorrò vedere tutti sorridere. 
 

 
 
 
 

Obstruktion
From Svezia

Discography
Monarchs Of Decay - 2021