-Core
Minerva Superduty
Grecia
Pubblicato il 23/01/2021 da Lorenzo Becciani

L’album è davvero ottimo ed il vinile curato nei dettagli. Non vediamo l’ora di ammirarvi in tour.. 
Siamo molto eccitati del responso che sta ottenendo l’album e soddisfatti del risultato. Il vinile è bellissimo e poterlo stringere nelle mani trasmette un senso di completezza. Speriamo di potere suonare presto dal vivo, una volta che la situazione attuale si sarà evoluta. 
 
Com’è nata la band? Eravate in altri progetti in precedenza? 
Ci conoscevamo da tempo perché Kalamata è una piccola città ed abbiamo vissuto un periodo in cui niente era eccitante. Alcuni di noi suonavano in qualche band ma si annoiavano e volevano qualcosa di nuovo. Nel 2011 abbiamo cominciato a suonare insieme e Steve è salito a bordo nell’inverno. Per quattro anni abbiamo lavorato duramente su ‘MNRV’ e non ci siamo concentrati su altro. Dal 2015 due di noi vivono ad Atene e Bruxelles e quindi lavoriamo lentamente. In questi ultimi quattro anni Philippos ha suonato la batteria sul debutto del The Karamazov Project mentre Steve fa parte pure dei Setrakian, che fanno death metal. 
 
Qual era la vostra visione quando avete cominciato questa avventura? Quanto sono cambiati i vostri obiettivi adesso che ‘In Public’ è fuori?  
All’inizio, volevamo esprimere noi stessi e fuggire dalla monotonia di tutti i giorni. La visione iniziale era rendere le nostre personalità meno stabili e produrre la migliore musica possibile. Siamo differenti l’uno dall’altro come individui e le nostre preferenze musicali sono altrettanto differenti. Il fatto che siamo riusciti a trovare un terreno comune per esprimere le nostre preoccupazioni e sentimenti è una piccola vittoria. Ma non si tratta solo di musica, la band funziona anche come "antidolorifico" per noi. Sotto questo aspetto, il nostro obiettivo è stato pienamente raggiunto. Siamo una band totalmente DIY ed il fatto di suonare in giro o addirittura all’estero, per noi è sufficiente. ‘In Public’ è il nostro album migliore e ci auguriamo che piaccia a tante persone. 

Perchè Minerva Superduty?
È nato come un gioco e non siamo sicuri che abbia un vero significato. È ispirato soprattutto alla nostra infanzia. Quando eravamo bambini giocavamo con dei piccoli fuochi d’artificio illegali, delle minuscole bombe che potevi accendere sfregandole sul lato di una scatola di fiammiferi. Il suono prodotto era enorme per noi e la gioia ancora più grande. Il marchio di quei fuochi era Minerva e così abbiamo pensato di omaggiare quei tempi.  
 
Qual è la line-up della band? Qual è stato il contributo di Argy e Haris dei Broken Fingers? 
La line-up è sempre la solita con Spyros e George alle chitarre, Philippos alla batteria e Steve al basso. Siamo tutti amici e non immaginiamo i Minerva Superduty in altro modo.  Non avendo una cantante permanente nella band, ci piace sperimentare con diverse voci. All’inizio è stato difficile trovare qualcuno perché nella nostra città non c’è molto e questo è il motivo per cui il primo album è strumentale, pur non essendo nostra intenzione. Alla fine questa debolezza si è rivelata un punto di forza. Dopo il primo album, volevamo essere più concreti sui temi che affliggono le nostre vite ed intensificare la nostra espressività musicale. Steve ha scritto le liriche per ‘In Public’ e Argy e Harris dei Broken Fingers hanno cantato. Il risultato ha superato le nostre aspettative ed il carattere dell’album è marcato dalle loro performance. 

Cosa volevate cambiare o migliorare dopo ‘Gorod Zero’?
Non avevamo un piano specifico. Immaginiamo ogni disco come l’ultimo della nostra carriera. Per promuovere ‘Gorod Zero’ abbiamo portato a termine due tour europei, dopo esserci divisi tra Grecia e Belgio. Pensavamo che fosse la fine della band ma volevamo pubblicare un altro album e quindi ci siamo concentrati nel realizzare qualcosa di nuovo e creativo. Siamo felici di non avere mollato in quel periodo. ‘In Public’ prende le melodie nostalgiche del primo album e le combina con la rabbia catastrofica di ‘Gorod Zero’. Volevamo creare un post punk intenso, che non suonasse come il classico post punk. 

Chi si è occupato della produzione? Che suono volevate ottenere?
L’album è stato mixato e masterizzato dal nostro amico Kostas Ragiadakos. È stato dietro alla console per tutte le nostre release. Si occupa soprattutto della parte di ingegnere sonoro mentre noi ci occupiamo della produzione. È un processo in cui siamo coinvolti fin dall’inizio e per ‘In Public’ desideravamo un suono più aperto in generale. La visione era quella di dare spazio a tutti gli strumenti. La batteria è stata registrata a Villa Giuseppe e siamo molto soddisfatti del risultato. In passato ci è capitato di suonare dal vivo in tanti posti dove il riverbero non era il massimo. Il nostro obiettivo era quello di trasmettere alle canzoni un suono live senza spingere la compressione al limite. È sicuramente un suono più naturale.  
 
Provate adesso a recensire ‘Rigid Mass’ e ‘Clandestine’ per i nostri lettori..
‘Rigid Mass’ è un pezzo anti-fascista sulla crescita del partito Golden Dawn in Grecia ed il fallimento di una società incapace di scacciare la feccia, sostenendola o essendo apatica, il che è altrettanto negativo. Il pezzo parla pure di come dovremmo contribuire alla costruzione di un futuro migliore. ‘Clandestine’ invece affronta il tema delle crescenti disuguaglianze, guerre, carestie, indifferenze che minano la vita umana e il suo valore, causati dall'avidità e dal sistema monetario intrinsecamente corrotto del mondo in cui viviamo.

L’artwork di Paschalis Zervas è molto bello. Come interpretate personalmente l’immagine di copertina?
Paschalis di wolframgrafik è il nostro migliore amico ed un grande artista. Vogliamo un elemento umano presente in tutte le nostre release e anche ‘In Public’ non è stata un’eccezione. Quello che vedi è un'incisione che mostra una mano che tiene un ago pronto per creare o stimolare. A livello personale, abbiamo sentito che questa immagine ci rappresentssea come individui e come band: la mano è pronta ad agire e noi come band e soprattutto come unità siamo pronti a usare quell'ago per esprimerci e affrontare qualsiasi preoccupazione noi. Questa mano non regge qualcosa di massiccio come un martello o una spada. Un piccolo ago può essere l'arma definitiva contro tutte le tue paure, tutti i tuoi demoni personali. Devi solo crederci e iniziare a usarlo correttamente in modo da poter cucire il tuo tessuto.

Abbiamo chiuso la recensione sottolineando l’ultimo verso di ‘For My Friends’. Quali sono le parti di testo di cui siete più orgogliosi?
Cerchiamo di intrattenere i nostri ascoltatori con i testi, molti di essi sono diretti ed altri lasciano spazio ad interpretazioni. ‘In Public’ è molto critico nei confronti della società di oggi, ci sono tanti problemi e molte colpe di cui parliamo, ma vogliamo anche se sia un monito per dare il massimo a rendere migliore il mondo in cui viviamo, attraverso solidarietà, umanità e consapevolezza che siamo differenti. Anche l’ultimo verso di ‘For My Friends’ è positivo in tal senso. Personalmente amo i testi di ‘?????????’, che significa declino, e ‘Modern Love’.  

Non ci piace parlare di influenze nelle nostre pagine, ma ci sono degli album che vi hanno influenzato più di altri nel processo?
Sicuramente dischi punk dei primi anni ‘80 come ‘In The Lion’s Mouth’ dei The Sound e ‘Over The Edge’ dei Wipers. In molte canzoni ci siamo riferiti a quelle atmosfere. Siamo poi ossessionati dagli ultimi dischi dei Daughters che hanno avuto un grosso impatto emozionale su tutti noi. 

Potete citarci altre band elleniche che meritano la nostra attenzione? 
Per l’ultimo anno direi Rita Mosss, Dephosphorus e Plivii, che hanno pubblicato degli ottimi album ma è impossibile scegliere solo qualche nome. 

Siete mai stati in Italia? Qual è stato il vostro show migliore finora?
Abbiamo suonato nel 2016 a Mantova con i Kalpa, in uno studio in cima ad un edificio. Un posto molto carino. È difficile scegliere solo uno show. Di memorabili ce ne sono sicuramente due: quello di Vienna al Venster99 e quello di Atene al Grace, un vecchio hotel abbandonato. 

Minerva Superduty
From Grecia

Discography
Minerva Superduty EP - 2014
Gorod Zero - 2016
In Public - 2020