-Core
Trident
Svezia
Pubblicato il 28/09/2020 da Lorenzo Becciani

Avete impiegato dieci anni per tornare nei negozi. Perchè tutto questo tempo?
Sono successe tante cose in questi dieci anni e soprattutto la band è andata in contro a cambi di line-up e label. Sette anni fa abbiamo stabilizzato la corrente formazione, a parte il bassista Bloodlord che è entrato durante le sessioni di registrazione di ‘North’) ed allora avevamo già delle canzoni pronte. C’è voluto però tempo per trovare il suono giusto e, visto che il silenzio si era prolungato, non abbiamo fatto nulla per accorciare i tempi. Cinque anni fa abbiamo registrato l’EP ‘Shadows’ per far capire che eravamo ancora vivi e subito dopo abbiamo annunciato l’inizio delle lavorazioni di ‘North’.

Come vi siete evoluti dopo ‘World Destruction’?
Abbiamo cercato di evolvere e definire il sound dei Trident, le atmosfere che desideravamo creare, la struttura delle canzoni, come raccontare le nostre storie e mettere alla prova le emozioni di ciascuno dei musicisti in ogni canzone.

Quanto è stato importante ‘Shadows’ per definire il vostro suono attuale?
É stato uno step necessario per rendere il nostro suono più aggressivo e potente. Il nostro obiettivo era rendere il suono della sala prove identico a quello che abbiamo dal vivo.

Quanto è legato agli anni ‘90?
Il nostro suono è sporco e distorto. Quello che potete ascoltare riflette la personalità dei musicisti e ciò che di buono, e anche di cattivo, sanno fare con i loro strumenti.

Dove avete registrato le tracce? Che obiettivi avevate in termini di produzione e missaggio?
Abbiamo registrato agli Armageddon Recordings di Vänersborg. Il nostro obiettivo era non avere il suono pulito e digitale di tanti gruppi metal di oggi. Volevamo un suono analogico perché certe caratteristiche peculiari delle produzioni metal purtroppo si sono perse dopo gli anni duemila. Allo stesso tempo abbiamo cercato di sperimentare qualcosa di più moderno rispetto alla precedente apparecchiatura.

Come siete entrati in contatto con Non Serviam Records? Quali sono le vostre band preferite in catalogo?
Siamo stati nel radar di Non Serviam Records per molto tempo. Anche prima di pubblicare ‘Shadows’. Abbiamo pensato fosse il posto giusto per noi e Ricardo Gelok è un nostro amico da tempo per cui abbiamo completa fiducia nel suo lavoro. Apprezziamo molto i Nexorum ma ci sono tanti gruppi di talento nel roster.

Di quale nord volete parlare con il titolo dell’album? Un nord fisico (il nord europa per esempio..) oppure spirituale?
‘North’ è un concept molto facile da spiegare perché è un viaggio nella visione di un folle. Per l’ascoltatore è uno strumento per imbarcarsi in un trip cosmico, oscuro e multidimensionale. La title track ed altre canzoni dell’album sono ispirate alle leggende ed all’antica magia della tradizione norrena ma dai testi emergono anche influenze di altre culture, religioni dimenticate, divinità, miti e filosofia dell’occulto.

Qual è la vostra fonte di ispirazione maggiore in termini lirici?
L’ispirazione maggiore viene dal feeling e dall’attitudine della canzone. Io e Reaper lavoriamo al materiale in fase embrionale e diamo un titolo temporaneo. Ciò ispira la nascita di vecchie storie e viaggi mentali

Siete appassionati di occulto e magia?
Amiamo la storia e siamo affascinati da certe tematiche ma non è qualcosa che facciamo personalmente.

Provate a recensire ‘Imperium Romanum’ e ‘Final War’ per i nostri lettori..
Non crediamo in una narrazione storica genuina. Alcune band ci riescono ma non fa per noi. L’evoluzione della guerra negli eventi storici passati rappresenta una sicura influenza. Il riff di ‘Imperium Romanum’ è una metafora delle marce delle legioni romane. Il significato della canzone è invece più sul fallimento del progresso da un punto di vista personale, ma l’Impero Romano è un ottimo esempio di come il progresso sia andato oltre qualsiasi limite ipotizzabile e si sia perso nelle sabbie del tempo. Che si tratti di religione, stato o scelte personali nella vita, gli stessi errori vengono commessi più e più volte fino ad oggi nonostante la storia che abbiamo di fronte. Per quanto riguarda "Final War", è molto diverso a seconda di chi chiedi nella band o di qualsiasi altro ascoltando la canzone ed esprimendo la propria interpretazione. Per me si tratta di una rabbia interiore, vedere rosso e come si sia sviluppato il modello distruttivo dell'umanità, la follia della distruzione e l'immaginazione di combattere una verità illusoria.

La copertina è molto bella. Cosa avete chiesto a Juanjo Castellano Rosado?
Abbiamo lavorato con altri grandi artisti in passato e abbiamo iniziato a capire il tipo di informazioni di cui hanno bisogno per creare della grande arte. Gli abbiamo girato un documento con gli elementi chiave dell’album oltre ai testi di ‘North’. A quel punto è stato frutto della sua immaginazione e il risultato è grandioso!

Quali sono a tuo parere le migliori band blackened death di sempre?
È sempre difficile stilare classifiche ma di sicuro ci stanno Dissection, Naglfar, Sacramentum, Dawn, Unanimated, Vinterland e Behemoth.

Com’è la scena in Svezia attualmente?
È tutto rallentato e sospeso. Solo pochi locali hanno un programma regolare e sono tempi difficili sia per i titolari che per le stesse band.

(parole di Svart)

 

Trident
From Svezia

Discography
World Destruction - 2010
North - 2020