-Core
Plight Radio
Italia
Pubblicato il 07/09/2020 da Lorenzo Becciani

Ho avuto il piacere di ascoltare i pezzi di 'When Everything Burns Within' in versione demo almeno quattro anni prima dell'uscita dell'EP. Perché ci avete messo così tanto a pubblicarlo?
(Jonathan) In realtà avevamo un altro disco pronto ma i pezzi erano di stile diverso. Una volta cambiato orientamento ci siamo guardati intorno per capire come pubblicare l'EP e siamo entrati in trattativa con Black Candy. Non ci è piaciuto però troppo come avrebbero impostato il lavoro e quindi ci siamo fermati. Quando poi è nato il contatto con Francesco di Antigony Records, si è creato subito un grande feeling e non abbiamo avuto dubbi sul fatto che fosse la scelta giusta. Per tanti anni i Plight Radio sono stati un progetto secondario, ma ora è arrivato il momento di presentarsi al pubblico.

Quando sono nati i Plight Radio?
(Jonathan) La band è nata nel 2009 dall'esigenza di suonare qualcosa di diverso e dal rapporto che avevo con Vittorio, che era con me nei Ray Hormiga, e Daniele. Tutti noi vantiamo anni di esperienze sia in studio che dal vivo. Il nome è venuto fuori in un momento in cui eravamo piuttosto confusi e non sapevamo quale direzione prendere. È nato in maniera naturale, ci è piaciuto e lo abbiamo fatto nostro.

Cosa vi brucia dentro?
(Daniele) È un’esigenza di esprimere le proprie emozioni, così forte che solo la musica può trasmettere. Non c’è nient’altro che ci fa sentire in questo modo. Dietro a questo EP c’è tanto sudore, tanto lavoro ed uno spettro svariato di emozioni.

Chi è Eleonora?
(Daniele) È mia figlia. Stava per nascere quando abbiamo composto il pezzo e significa molto per me il fatto che sia presente sul disco.

Qual è secondo voi la traccia chiave di ‘When Everything Burns Within’?
(Jonathan) Secondo me ‘Astronomical Horizon’. É il pezzo che ha cambiato la nostra direzione e ha rappresentato l’esempio da seguire per completare il resto del materiale. Credo che mostri nel migliore dei modi il nostro concetto di post rock, ricco di riverberi e delay, basso marcato, drumbeat massiccio e sonorità elettroniche e distorte. Per la produzione abbiamo cercato di ottenere dei suoni organici e originali compiendo però delle scelte ben preciso come per esempio le sette corde sulla falsa riga di Korn e Deftones.

Le registrazioni si sono svolte tra il Folsom Prison di Prato e l’Adrenaline Recording di Livorno, sotto la supervisione di Daniele Nelli, Davide Bitozzi e Lorenzo Buzzigoli. Sono incuriosito dal rapporto che hai con tuo fratello, visto che dopo i Tasters e gli Upon This Dawning si è concentrato su uno stile molto diverso..
(Jonathan) Daniele è bravissimo. É logico che ho un rapporto speciale con lui visto che è mio fratello ma anche Vittorio e Daniele, senza di lui e Sigi Gourmet si sentono in difficoltà a registrare. Ha delle capacità e una testa per la musica davvero fuori dal comune. Dopo ‘La Dolce Vita’ sta lavorando ad un lavoro solista più vario dal punto di vista sonoro. È davvero superbo e sono sicuro che stupirà molti.

Un aspetto interessante della copertina è che non si capisce se la luce stia cancellando l’oscurità della foresta oppure, al contrario, le tenebre stiano per calare sull’intero luogo..
(Jonathan) L’immagine è stata quella fin dall’inizio ma ha subito diversi cambiamenti durante le lavorazioni del disco. Può essere che sia arrivato un ufo o che stia prendendo fuoco qualcosa. In generale amo il fatto che possa rappresentare il preludio a qualcosa di maledettamente oscuro che sta per arrivare.

State già lavorando a dei nuovi pezzi?
(Vittorio) Sì, abbiamo già tante idee e l’obiettivo è pubblicare un full lenght il prima possibile. Per il momento lo stile è più oscuro, martellante e heavy.

Siete coinvolti in altri progetti attualmente?
(Jonathan) Per quanto mi riguarda, la mole di lavoro con i Platonick Dive è leggermente diminuita. In questo momento sto provando tantissimo con i Plight Radio e sto anche lavorando ad un progetto con Fabrizio Pagni, il Geometra, in cui non sarò riconoscibile.

Antigony Records sta lavorando anche con i Threestepstotheocean, un altro gruppo post rock di grande valore. State pensando di fare qualcosa insieme per promuovere ‘When Everything Burns Within’ dal vivo?
(Jonathan) È ancora presto per dirlo. Stiamo cercando di organizzare qualcosa ma anche band più grosse della nostra stanno incontrando difficoltà. La nostra intenzione è quella di fissare quattro-cinque date in Italia e poi rivolgerci al mercato estero. Stiamo ottenendo un grande feedback soprattutto da nazioni come il Belgio, l’Olanda, la Germania, la Russia e l’Indonesia dove il post rock di un certo tipo ha grande riscontro.

L’ultima domanda concerne i Rayo Hormiga. É possibile una reunion prima o poi?
(Jonathan) Credo sia davvero impossibile. Un cantante non si sa dov’è, un altro credo sia in India ed il bassista ha quattro figli e tipo tre lavori. In tanti mi hanno chiesto di caricare il materiale che abbiamo a disposizione su Spotify, ma non sono sicuro che sia la cosa giusta.

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Discography
When Everything Burns Within - 2020