-Core
Magick Touch
Norvegia
Pubblicato il 11/08/2020 da Lorenzo Becciani

Come si è formata la band?
Tutti e tre suonavamo in un’altra band che è implosa o esplosa, oppure il cantante è morto in un bizzarro incidente in giardino nel 2014. In ogni caso, non abbiamo potuto trattenere il potere del rock che si era scatenato dentro di noi ed eccoci qui, sei anni dopo e con tre album all’attivo!

Qual è il vostro fiordo preferito nei dintorni di Bergen?
Tra quelli vicini direi Osterfjorden ma il Re di tutti i Fiordi è Sognefjord. È il più ampio e profondo e l’acqua dei ghiacciai conferisce un colore verde davvero magico. Per lo meno penso che il colore derivi da quello ah ah..

Com’è la scena rock e metal di Bergen al momento? Quali sono i vostri gruppi preferiti?
É un po’ morto al momento ma le cose non vanno così male. Ci sono un sacco di gruppi e almeno 3-4 locali decenti, oltre a qualche festival estivo a Bergen dintorni. Dovrebbe esserci il Beyond The Gates se tutto andrà bene. I nostri gruppi preferiti sono Audrey Horne, Sahg e Baby Heartless ma anche Abbath, Enslaved e Immortal.

Provate a presentare la band con un breve commento su ogni full lenght pubblicato, sottolineando le differenze principali in termini di songwriting e produzione..
Cercherò di non farla troppo lunga. Io, HK Rein e Bård “Heavy” Nordvik condividiamo tutto a partire dal songwriting, in maniera democratica. Il primo album è stato ‘Electrick Sorcery’ e l’abbiamo realizzato senza sapere troppo ciò che volevamo. Dieci giorni di registrazioni con qualche piccolo overdub in seguito. È stato l’inizio della tradizione di dividerci le parti vocali, un po’ come i Kiss. ‘Blades, Chains, Whips & Fire’ è stato un po’ più frammentario concettualmente. Volevamo essere più heavy ma allo stesso tempo leggeri ed infatti puoi trovarci pezzi AOR come ‘Believe In Magick’. Volevamo un feeling live più accentuato ma siamo riusciti ad ottenerlo. In ogni caso lo ascoltavo proprio l’altro giorno e credo che suoni ancora bene! Per ‘Heads Have Got To Rock'n'Roll’ abbiamo cambiato produttore e studio di registrazione. Dopo dieci giorni abbiamo dovuto smettere e alcune canzoni sono state riarrangiate. ‘Bad Decisions’ per esempio è cambiata poche ore prima di essere registrata. Per questo l’album suona live e pericoloso.

Cosa volevate cambiare dopo ‘Blades, Chains, Whips & Fire’?
I primi due album sono stati realizzati con lo stesso produttore ovvero Geir Satre, che ha svolto un lavoro eccellente. Oltre ad essere molto occupato con un progetto di cinque anni di registrazioni - https://www.geirsatre.com/index-shop - avevamo bisogno di orecchie fresche e volevamo andare via da casa per concentrarci al cento per cento sul nuovo materiale.

Dove avete registrato? Qual è stato il momento più eccitante delle sessioni?
Abbiamo registrato in un piccolo paese chiamato Ler, a circa mezz’ora da Trondheim. Per Borten, chitarrista e cantante degli Spidergawd, ha prodotto l’album in presa live in uno dei fienili di famiglia. Posto fantastico. Vi consiglio di vedere i video che abbiamo pubblicato sulle registrazioni su YouTube. É noioso, ma è il modo migliore per lavorare alla propria musica per l’intera giornata. Per ci ha dato un sacco di consigli e vi suggerisco di ascoltare la sua band, che è stata parecchio produttiva e ha suonato anche in Italia.

Vi piace essere chiamati retro-rockers?
In una parola? No.

Vi ho scoperti ascoltando ‘Bad Decisions’ e… fidatevi… sono un grande fan dei Thin Lizzy e il pezzo mi è subito sembrato un sincero, onesto e originale tributo al fantastico songwriting di Phil Lynott. Qual è il vostro album preferito dei Thin Lizzy?
Ti ringrazio! È sempre bello trovare amici che la pensano come te. Abbiamo discusso a lungo su quale fosse il loro album migliore in tour con gli australiani Dead City Ruins. E poi ancora con gli Audrey Horne. Per quanto mi riguarda è ‘Johnny The Fox’ ma gli altri potrebbero risponderti diversamente.

Quali sono le vostre influenze basiche?
Prima di tutto Kiss, gli AC/DC di Bon Scott, Rainbow e Dio. Altre band che mi vengono in mente sono Judas Priest, Deep Purple, Motley Crue e Europe. HK Rein è un grande fan dei Led Zeppelin e, ultimamente, dei Mastodon.

A parte ‘Bad Decisions’, qual è la traccia chiave dell’album?
Adoro il coro di ‘To The Limit’. É molto semplice è un classico. É come se l’avessi già sentito da qualche parte ma non ti rendi conto dove. L’assolo di HK Rein è grandioso!

Su Metal Archives scrivono che i vostri temi lirici sono stregoneria, sovrannaturale e occultismo. É vero?
Non direi affatto. É una descrizione molto lontana dalla realtà. Le liriche parlano soprattutto di relazioni turbolente. Credo che la cosa più vicina all’occultismo che abbiamo mai fatto è stata ascoltare King Diamond.

Di cosa parlano ‘Watchman’s Requiem’ e ‘Ready For The Quake’?
HK Rein ha scritto quei testi ma ricordo correttamente che ‘Watchman’s Requiem’ parla di una storia di pistoleri del selvaggio west, completata con una sparatoria musicale. ‘Ready For The Quake’ parla probabilmente di ciò che succederebbe alla sua vecchia signora se solo togliesse le mani dalla chitarra ah ah...

Il video di ‘Bad Decisionsì è bellissimo. Dove lo avete girato?
É nato tutto in modo molto spontaneo. Avevamo in mente un altro video all’inizio, senza la performance della band, ma sarebbe stato troppo radicale e, visto che la deadline si avvicinava sempre di più, abbiamo cambiato idea. HK Rein conosce un tipo al deposito rottami dove vive, ad Askøy, e Bård invece conosceva questo ragazzo di Roma, Paolo Cipriani, che vive a Bergen. In un sabato pomeriggio abbiamo fatto tutto.

(parole di Christer Ottesen)

Magick Touch
From Norvegia

Discography
Electrick Sorcery 2016
Blades, Chains, Whips & Fire 2018
Heads Have Got to Rock'n'Roll 2020