-Core
Isolates
UK
Pubblicato il 09/06/2020 da Lorenzo Becciani

Com'è vivere a Inverness? Quali sono i posti più belli da vedere da quelle parti?
É molto bello stare qui, non tanto nella città quanto fuori. Loch Ness è probabilmente la meta più famosa ed è circa a cinque minuti. Se ti piace l'avventura però consiglio la West Coast oppure il Nord fino alla Black Isle e oltre. Spesso faccio delle gite nelle Highlands perché è dove mi sento più a casa.

Come è nato questo progetto? Hai fatto parte di altre band in passato?
Prima di Isolates facevo parte di una band con colleghi dell'università. Alla fine dei corsi ci siamo tutti trasferiti in posti diversi e quindi ho cercato di dare vita a qualcosa di fresco. Isolates è nato nel 2017 quando sono tornato a Inverness. Ho cercato di convincere qualche amico ma la distanza ha creato problemi. Tra il 2018 e la fine del 2019 eravamo una band vera e propria e abbiamo fatto qualche show ma poi è diventato nuovamente un progetto solista.

Perché hai scelto un nome del genere? C'è un collegamento con l'artwork dell'album?
Per rimanere da solo o separato dagli altri. Ho sofferto parecchio di ansia sociale e non mi sono mai sentito veramente parte di un gruppo di amici. Mi sono sempre sentito escluso dagli eventi sociali e spesso mi sono isolato da solo per paura di non essere accettato. A volte, quando ho fatto parte di qualche gruppo, ho avuto come la sensazione che nessuno si accorgesse che ero presente. L'artwork è legato soprattutto al titolo. Il cerchio nero definisce i confini dell'isolamento. Dentro al cerchio non siamo niente, siamo intrappolati. L'idea è di uscire da questo luogo in cui ci sente vuoti.

Dove hai registrato le tracce? È stato un processo complicato?
Il 95% dell'album è stato registrato nel mio studio personale negli ultimi tre anni. La sezione strumentale di 'Forces' è stata quasi totalmente registrata nel mio studio. Io e un mio amico ci trovavamo al Chem19 Recording Studio di Glasgow, dove dovevamo registrare materiale per il suo album con Paul Savage (Mogwai). Ci trovavamo nello Studio 1, così ho pensato di registrare le voci di 'Forces' nello Studio 2. Ho anche registrato hand claps, shakers, upright piano, Fender Rhodes e qualche parte di chitarra. Se non avessi avuto questa opportunità non avrei aggiunto questi elementi e il pezzo sarebbe stato incompleto.

Qual era la tua visione prima di registrare le canzoni? Che suono volevi ottenere?
Fin dall'inizio, prima ancora di scegliere il nome Isolates, volevo ottenere qualcosa di oscuro e atmosferico, ma allo stesso tempo ricco di groove. Una volta qualcuno ha detto di un mio pezzo: “Non mi piace, mi fa sentire a disagio..”. A quel punto ho capito che era la direzione giusta.

Hai usato dei template particolari per la produzione ed il mixaggio?
In termini di produzione ho semplicemente aperto una drum library dove salvo le idee. Per il mixaggio mi sono ispirato ad alcuni produttori che ammiro molto, combinando le loro tecniche: Eric Valentine, Adam “Nolly” Getgood, Steve Albini e Paul Savage. Ho imparato molto da quest'ultimo, vedendolo al lavoro sul disco del mio amico per una settimana. In generale uso dei presets che ho preparato per il mixaggio e li alterno a seconda della parte strumentale o della canzone.

Come scrivi? Parti da un riff, da delle melodie..
La scintilla puo' nascere da un riff, da un groove e pure da una melodia. Può partire da qualsiasi strumento; ho una piccola chitarra acustica con corde di nylon, la mia prima chitarra, che ogni tanto suono e le idee più grandi a volte prendono forma così. 'The Fear' è nata dal riff di basso che puoi ascoltare all'inizio. Ho sempre l'idea finale in testa: spesso so già come suonerà la batteria, come sarà la melodia principale ed in generale come si svilupperà la canzone da quel riff.

Mi sono divertito molto ascoltando la tua playlist su Spotify. Qual è stata la band djent più innovativo a tuo parere?
É difficile rispondere ma penso gli Animals As Leaders. Ci sono tanti elementi nella loro musica che non puoi trovare in nessun altro disco e se vai oltre le migliaia di note degli assoli di chitarra, troverai anche delle sezioni con dell'ottima musica. Magari nel prossimo album prenderò più ispirazione da loro.

Prova a recensire 'The Fear' e '1111' per i nostri lettori..
'The Fear' parla della paura dei social media e di come possono portare un sacco di ansia nelle nostre vite. La canzone è molto energetica e ha molti elementi che portano tensione. I suoni atmosferici possono trasportarti fuori dalla realtà. '1111' è pensata per far sentire sorpresi e confusi. Il tempo in 6/8 può buttarti fuori di testa e la sorpresa riapre la mente e lascia contemplare la mossa seguente. '1111' sta per “eleven eleven” ed è qualcosa che si è ripetuto spesso nella mia vita. Spesso mi trovo a fissare l'orologio, il telefono o il computer e vedo 11:11. E' sicuramente una strana coincidenza ma quando accade per diversi giorni di fila ha del surreale. Ci ho scherzato con qualche amico, dicendo che niente di tutto questo è reale e che facciamo parte di un sogno o di una simulazione. Così ho pensato di scrivere un pezzo su questo evento bizzarro.

Stai pianificando delle date? Avrai altri musicisti con te sul palco?
Ho avuto tante richiesta e farò in modo di trovare i musicisti giusti. Ho tanti guest singers ma ho un cantante in mente; se accetta sarà un membro permanente degli Isolates. Al momento devo completare tanto materiale e pubblicarlo ma spero di potere suonare dal vivo molto presto.

Sei in contatto con altre band scozzesi di valore?
Ho un sacco di amici che suonano in ottime band. Per fare qualche nome Alkanes, King Kobolt, Below The Neck e Megalomatic.

(parole di Blair Young)

Isolates
From UK

Discography
Hollow - 2020