-Core
Svarttjern
Norvegia
Pubblicato il 25/02/2020 da Lorenzo Becciani

Avete formato la band nel 2003. Quali erano i vostri obiettivi? Quanto sono cambiati adesso che ‘Shame Is Just A Word’ è nei negozi?
Nel 2003 io e Gamle Erik formammo una band diversa. Dopo un po' di tempo optammo per un suono più black metal con me alla batteria ed alla voce e lui alla chitarra. Allo stesso tempo abbiamo avuto modo di conoscere gli altri membri che fino a quel momento erano coinvolti in altri progetti. Iniziammo a provare insieme e io cominciai a concentrarmi solo sulle parti vocali. Volevamo esprimere noi stessi e conoscere i nostri limiti, spingerli più avanti e proporre qualcosa di nuovo. Non avremmo mai immaginato di avere l’opportunità di suonare in così tanti continenti. Per concludere, abbiamo raggiunto senza dubbio qualsiasi obiettivo e aspettativa.

Ritieni che ‘Shame Is Just A Word’ sia la diretta conseguenza di ‘Dødsskrik’?
‘Dødsskrik’ è stata senza dubbio una pietra miliare nel nostro muoverci in una direzione lontana dal tradizionale suono black metal. Con questo nuovo album ci siamo sentiti totalmente liberi da dogmi o regole del genere.

Quando avete cominciato a comporre il materiale? Dove lo avete registrato?
Gamle Erik, Fjellnord e Malphas se ne vengono sempre fuori con delle idee che si girano tra loro. Completare un album è qualcosa che implica una quantità di lavoro importante, non sempre bello dal punto di vista artistico. Quindi di solito cominciamo appena finiti gli impegni del disco precedente. Gamle Erik e Malphas hanno sviluppato negli anni una tecnica sempre maggiore ed un eccellente equipaggiamento e quindi abbiamo registrato tutto nei loro studi personali. Questo ci ha permesso di sperimentare nuove cose con calma ed il processo non era mai stato così tranquillo come stavolta.

Che tipologia di sound desideravate ottenere?
Siamo partiti da ‘Dødsskrik’ e abbiamo cercato di ottenere un sound più organico con più dinamiche. Per la prima volta siamo veramente soddisfatti del risultato.

L’artwork di Linda K Røed è bellissimo! Qual è il significato? C’è una connessione con i testi?
É una grande artista. È naturale, sporca ed elegante allo stesso tempo. Avevamo già lavorato con lei in passato; le abbiamo girato il titolo dell’album, qualche porzione di testo e dei pensieri sul concept dell’album e lei è stata libera di lavorare. Il prete simboleggia la parte debole dell’essere umano che non vuole affrontare la sua vera natura e la rifugge. Finché non viene catturato e divorato dalla vergogna.

Chi è il “principe del disgusto”?
Sono io! Dovete scoprire da voi di cosa parla la canzone. Magari, dopo qualche birra, potrei svelarvi qualche segreto a riguardo.

Peché avete incluso una cover degli Exodus? E perché proprio ‘Bonded By Blood’?
Per quest’album volevamo inserire una cover. Ci trovavamo nella cantina di Grimmdun e stavamo ascoltando thrash anni ‘80. ‘Bonded By Blood’ degli Exodus è un album che rappresenta la nostra adolescenza ed è monumentale ai nostri occhi, non solo come gruppo ma come singoli membri. Quindi la decisione è stata piuttosto naturale.

Questo è il vostro secondo album con Soulseller Records. Come siete entrati nel loro catalogo?
Non ricordo ma lavorare con loro è molto facile. Specialmente per quest’album, la promozione è stata ottima e ci sentiamo importanti nel loro catalogo. Hanno anche il tempo di ricordarci, volta volta, di finire le interviste! Pensa te..

Quali sono le band black metal che rispettate maggiormente?
Domanda difficile. Personalmente i Marduk sono i primi della lista. Sono riusciti a pubblicare album sempre migliori mantenendo una grande semplicità di base, costruendo grandi arrangiamenti e riff spettacolari. ‘Victoria’ è il perfetto esempio di un suono moderno e facile da ascoltare.

Il tuo cantato gutturale è incredibile! Fai parecchi esercizi? Quali sono le tue più grandi ispirazioni?
Grazie, mi fa molto piacere. Non faccio esercizi se non qualche prova prima dei concerti. In passato provavamo diversi giorni a settimana e quindi sono stato in grado di evolvermi di piu’. In termini di performance vocali ho sempre cercato un’evoluzione naturale, seguendo la mia attitudine e idoli come Nattefrost, Abbath e Ihsahn. Adesso devo nominare Mortuus (Marduk, Funeral Mist) e la sua implacabile attitudine.

Quali sono i vostri piani per promuovere l’album?
Faremo qualche show, niente di più. Non siamo una touring band e suoniamo circa 3-4 volte l’anno. Se ci volete nella vostra città contattateci!

(parole di Hans Fyrste)

Svarttjern
From Norvegia

Discography
Misanthropic Path of Madness 2009
Towards the Ultimate 2011
Ultimatum Necrophilia 2014
Dødsskrik 2016
Shame Is Just a Word 2020