-Core
The Dogs
Svezia
Pubblicato il 19/02/2020 da Lorenzo Becciani

Partiamo dall’artwork! Siete una setta? Per cosa stanno quelle fiamme?
Mi piacerebbe molto che lo fossimo. Si adatterebbe alla perfezione alla nostra natura ma purtroppo non è così. Dacci ancora un paio di anni e saremo in grado di avere una sede nelle montagne della Norvegia dove potrete venire a sacrificare i vostri bambini di notte.

Perché The Dogs?
Perché siamo dei fottuti idioti. Prima di cominciare venne da noi questo tipo e ci disse che avrebbe formato una band e l’avrebbe chiamata The Dogs. Io gli risposi: “non puoi farlo perché ci sono decine di band che si chiamano così”. Lui insistette dicendo che era il bello della cosa. Pur essendo un nome ovvio, nessuno lo aveva registrato. Dopo alcuni anni della band non si fece di niente quindi ho rubato il nome pensando che fosse brillante. Poi ho scoperto che il tipo sbagliava. Ci sono milioni di band che si chiamano così. Non fidarti mai di un ubriacone. Tra l’altro ora è morto quindi credo che sia andato tutto a posto.

Provate spesso? Dov’è la vostra sala prove?
Tutti i martedì. Non saprei dirti se è spesso o meno. Abbiamo un posto carino sulla riva del fiume di Oslo che dividiamo con i Kvelertak. L’atmosfera è malata ma elettrizzante. Ci sono delle belle vibrazioni.

Com’è vivere a Oslo di questi tempi? C’è una bella scena musicale?
La scena di Oslo è folle in questo momento. Il numero di band sta crescendo a dismisura. Ci sono ottimi show cinque giorni a settimana.

Avete pubblicato il vostro debutto otto anni fa e dopo di ciò siete stati piuttosto attivi con altri sette album. Componente in maniera costante? Quando avete iniziato a scrivere i pezzi di ‘Crossmaker’?
Sì, scriviamo canzoni in continuazione. Per ‘Crossmaker’ abbiamo cominciato alla fine del 2018. Registriamo sempre a fine Agosto per essere sicuri di avere l’album pronto ad inizio Gennaio. Per il prossimo album ci sono già 14-15 pezzi pronti.

Possiamo considerare ‘Crossmaker’ una naturale conseguenza di ‘Before Brutality’?
Sì, tutti gli album possono essere considerati una conseguenza del precedente.

C’è un pezzo che ha guidato la composizione del resto del materiale?
‘Love Says Nothing’ ha ispirato l’artwork e le liriche. Suona come un pezzo anni ‘70 in un’ambientazione tipo Rosemary’s Baby, The Omen o L’Esorcista. C’è sempre qualcosa di imprevedibile in quello che scriviamo. Il mio pezzo preferito è sicuramente ‘Toy Guns In A Butchery’, una strada che voglio esplorare in futuro.

Quali sono le vostre influenze principali?
Dead Moon, Ramones, The Windowsill, Giant Eagles, J. Mascis ed i primi Turbonegro.

Conosciamo bene rock band norvegesi come Turbonegro o Gluecifer. Qualche altro nome che merita la nostra attenzione?
The Good, The Bad And The Zugly. Sono la migliore cosa che è successa alla musica negli ultimi dieci anni. Non solo su disco ma anche dal vivo. Fanno sembrare tutto il resto uno schifo.

Di cosa parlano ‘Waiting For The Future To Come’ e ‘The Octopus Embrace Of Drugs’?
Sono solamente io che mi lamento di tutto come sempre. In realtà sono un tipo abbastanza felice ma su disco mi lamento.

Come pensate di promuovere l’album?
Siamo nel bel mezzo di un tour importante in Norvegia. Dopo questo ci dedicheremo ai festival estivi ed andremo in Germania per qualche data. Ci piacerebbe suonare in Italia ma siamo in otto e quindi le spese di viaggio sono alte.

Qual è stato il vostro migliore concerto finora?
Quello che faremo domani mi auguro. È sempre così per noi! Sempre il prossimo, che si tratti di un concerto o di un album.

(parole di Kristopher Schau)

The Dogs
From Svezia

Discography
Set Yourself On Fire And Follow The Smoke - 2012
The Tears Are Voodoo - 2014
Black Chameleon Prayer - 2015
Swamp Gospel Promises -2016
Death By Drowning - 2017
The Grief Manual - 2018
Before Brutality - 2019
Crossmaker -2020